Torna a salire la tensione al confine tra la Turchia e la Siria, dove la pace è davvero appesa a un filo. Ancora oggi si sono registrati scontri che contribuiscono ad allontanare i governi dei due Paesi. Questa mattina la Turchia invierà altri aerei militari e carri armati lungo il proprio confine con la Siria dopo il bombardamento degli elicotteri di Damasco della città siriana di Azmarin, a pochi passi dal confine con la Turchia.
Mentre è sempre al massimo la tensione con Damasco dopo l’intercettazione di mercoledi di un aereo di linea siriano nello spazio aereo turco, Ankara ha chiesto alla Nato l’attivazione dei radar antimissili della base di Kurecek e il loro puntamento verso la Siria, riferisce oggi il quotidiano Sabah. La misura rientra fra i provvedimenti decisi dalla Turchia per potenziare il proprio dispositivo militare lungo il confine in caso di possibile conflitto, stando al giornale. Nel frattempo, ad Azmarin è in corso da giorni una massiccia offensiva dell’esercito governativo: la popolazione è in fuga, donne e bambini sono stati aiutati dalla popolazione turca di un villaggio vicino a guadare il fiume che segna il confine tra i due Paesi. Ieri, le forze governative hanno diramato con gli altoparlanti un allerta preannunciando l’avvio dell’offensiva terrestre nel villaggio, considerato una roccaforte della ribellione.
Per rispondere agli assalti della Siria, la Turchia ha deciso di inviare altri aerei militari e carri armati lungo il confine. I jet turchi hanno, infatti, già costretto un aereo siriano proveniente da Mosca e diretto a Damasco ad atterrare mercoledì ad Ankara con il sospetto che trasportasse armi.
Secondo quanto si legge sul quotidiano Hurriyet, che cita fonti governative, l’aviazione militare turca ha deciso di inviare quindici jet da combattimento a Diyarbakir, vicino al confine siriano, nel sud est del Paese. Non solo. Altri sessanta carri armati saranno spostati nella regione, per un totale di 250 tank schierati nell’area.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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