Boom di «single» (e di siti per incontri) dall'Irak al LibanoIl fenomeno

Le cause sono molte e diverse a seconda dei Paesi, ma il dato è inequivocabile: il numero delle donne arabe o musulmane senza marito sta crescendo esponenzialmente. E in alcuni casi tocca percentuali elevatissime, come in Irak e Libano, dove 85 donne su cento sono ancora in attesa di trovare l'uomo della vita. Oppure, come sta accadendo con sempre maggiore frequenza in Algeria così come in Marocco, sono tornate libere dopo il divorzio, facile da ottenere, soprattutto se a chiederlo - nella maggioranza dei casi - è il marito.
Il dato è frutto di uno studio condotto dall'organizzazione Family optimize (citato dal sito panarabo Afriquinfos) in alcuni Paesi arabi, dove il fenomeno del nubilato crescente è molto evidente. Ma dove la cultura della famiglia è ancora fortissima, tanto che le donne cercano di usare ogni loro energia pur di arrivare al matrimonio. Numeri come quelli che riguardano le percentuali di nubili in Tunisia (81%) e Marocco (60%), ovvero in Paesi arabi di più evidente e consolidata condizione di emancipazione femminile, la dicono lunga su una situazione generale che rischia di farsi endemica.

Tanto che sono ormai tantissime le donne (al riparo delle mura domestiche e lontano dagli occhi di padri e fratelli), di ogni ceto sociale, cultura e condizione economica, frequentano in numero crescente i «dating sites», i siti che promuovono incontri tra persone di sesso opposto. Ecco perché spopolano Meet Arabic, Inchalla Mektoube, Lehlal o Muslima.com.

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