Diciamolo subito: almeno Hebdo ci prova. Non tanto a fare satira sull'islam, Maometto e la religione musulmana, ma a fare satira e basta. Per puro esercizio di libertà, perchè il pensiero, ma anche la risata, è sacra. Espressione dell'uomo anche quand'è maldestra, volgare, fuori posto. In ogni caso liberatoria, comunque dissacrante. Ma si sa che nell'Occidente la satira è, diciamo così, ad personam. Crociati dell'ateismo, paladini della libertà di peccare, Pussy Riot de noantri e matematici da salotto fanno il Gladiatore con il prete e Fantozzi con l'imam. Rispetto per la religione, ti dicono ignorante che non sei altro, braccia spalancate al diverso. Quelli che una risata vi seppellirà ti spiegano adesso che se ridi poi gli attentati sono colpa tua. Lo chiamano senso di responsabilità ma è solo fottuta paura. Paura persino di ammetterlo. Perchè un conto sono le paternali e un conto chi ti aspetta dietro l'angolo. Charlie Hebdo, francese e vicino alla gauche, è un'eccezione. Da quando, era il 1960, si chiamava Hara-Kiri e si definiva un «giornale stupido e cattivo». Non ha avuto paura, sei anni fa, a ripubblicare le dodici vignette su Maometto del giornale danese Jyllands-Posten, da 140mila copie a 400mila in un giorno, e chi se ne frega se il Consiglio del culto musulmano chiese il ritiro delle copie dalle edicole e l'allora direttore Philippe Vallo fu incriminato per razzismo. Come accusare di razzismo Crozza per l'imitazione del Papa. Non ha avuto paura tre mesi fa a pubblicare altre vignette sul Profeta costringendo la Francia a chiudere tutte le ambasciate nei Paesi musulmani per paura di rappresaglie e fa niente se la sede della rivista è stata distrutta da un incendio. Non si sa quindi se l'ultima uscita è una ritirata strategica o un attacco più sofisticato. Stavolta, annuncia il direttore Stephane Charbonnier, in arte «Charb», che vive sotto scorta, a uscire sarà la vita a fumetti di Maometto, scritta da studiosi islamici, «perfettamente halal» cioè in sintonia con i principi musulmani, che «si potrà leggere come il catechismo su Gesù». Nessuna provocazione, nessuna ironia.
Una «biografia autorizzata», anche se non si sa da chi visto che per i musulmani la rappresentazione fisica del Profeta e di Allah è severamente proibita. Messa giù così a dirigere Hebdo a questo punto potrebbe andare un Vauro qualsiasi. E può pure tornare a chiamarsi Hara-Kiri...- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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