La procura di Stavropol non lo sa, ma sta facendo un'americanata grossa come la dacia di un oligarca grondante rubli (o dollari) da tutti i pori. Infatti anche gli editori statunitensi videro come fumo negli occhi Lolita di Nabokov e per questo non pubblicarono il romanzo, accolto nel 1955 da quei libertini di francesi dell'Olympia Press. Non sa nemmeno, la procura di Stavropol, che mettendo al bando Esenin si comporta come la censura zarista. Ma in questo caso, se lo sapesse andrebbe fiera di cotanta emulazione... Si dirà: l'obiettivo da colpire non è la libertà di espressione, bensì la violenza di cui sono vittime i bambini che conseguentemente si vendicano sull'intera società: quindi è giusto far sparire dalle biblioteche scolastiche opere «che non sono compatibili con i compiti del sistema di istruzione per il loro contenuto erotico, mistico, per gli orrori e il teppismo che descrivono». Perché secondo la procura di Stavropol (non ridete, non c'è niente da ridere) i bambini sotto i 12 anni che in Russia commettono dei crimini sono fortemente indiziati d'averli commessi dopo aver letto quella robaccia, gli schifosi Nabokov ed Esenin, che li hanno portati sulla strada della perdizione.
Ora, in attesa che dalle mense scolastiche di Stavropol e dintorni vengano eliminati i coltelli, che alle maestre di tutte le Russie, comprese quelle schiacciate dal tallone neo-imperialista, siano vietate scollature e gonne corte e che, durante le lezioni di storia, non si faccia più cenno, tanto per dire, alle stragi di contadini e ai gulag, consigliamo alla procura della ridente cittadina di Stavropol di far adottare come libro di testo Un mondo sinistro, romanzo in cui il bimbo di un professore che non si piega alla dittatura regnante nel suo Paese viene rapito. L'ha scritto Nabokov, ma non importa, tanto la procura di Stavropol non lo sa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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