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Denver, abortisce la mamma della piccola Aurora

Lo strazio per la perdita della sua bambina, sei anni, durante la strage alla prima di Batman, provoca ad Ashley Moser un’interruzione di gravidanza. Ora c’è una tredicesima vittima che non ha nemmeno un nome

Una tragedia nella tragedia. Il dolore che si fa insopportabile per la perdita di un pezzo di sé, la propria figlia, e che porta a un dolore altrettanto intollerabile, la perdita dell’altra creatura che si porta in grembo. È successo tutto questo ad Ashley Moser, la donna che nella sparatoria del cinema di Aurora, alla prima dell’ultimo film di Batman, perse la figlia Veronica, di soli 6 anni, la vittima più giovane della strage, e che ha affrontato in queste ore un nuovo dramma: per il trauma subìto ha perso il bambino di cui era incinta a causa di un aborto spontaneo. La notizia è stata riferita dalla Cnn online, che cita un comunicato della famiglia.

Non solo quindi le dodici vittime per la follia di James Holmes, il giovane stragista che ha seminato sangue e morte il 20 luglio. Ora c’è un’altra vittima che non ha neanche un nome. Mamma Ahsley è tra gli 11 feriti ancora ricoverati in ospedale a seguito del massacro ed è stata sottoposta ieri a un intervento chirurgico. Lo strazio per la perdita della piccola Aurora le ha provocato un dolore tale da non consentirle di sostenere l’inizio di un nuovo percorso che avrebbe potuto regalarle - se non l’oblio della tragedia, un traguardo impossibile - almeno il sollievo e la speranza di una nuova maternità.

«Tragicamente, il trauma estremo che ha dovuto sopportare le ha provocato un’interruzione di gravidanza», ha comunicato la famiglia della donna. Un altro imperdonabile orrore che nessuno potrà perdonare al killer di Denver.

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