Il governo ammette: "Sui marò siamo rimasti soli"

Lo sfogo del ministro Terzi. Intanto la sentenza slitta ancora

Il governo ammette: "Sui marò siamo rimasti soli"

Ma che razza di Europa è quel­la che pensa allo spread ma non ai suoi uomini? Uomi­ni che in armi difendono, a rischio della vita, la sua immagine e il suo onore. Altro che chiacchiere politi­che su interessi delle banche e del­l’egemonia tedesca. Oggi pubbli­chiamo uno sfogo privato, intercet­tato su internet, del nostro ministro della Difesa, Terzi, che confessa la sua frustrazione per l’abbandono degli alleati rispetto al caso dei no­stri due marò del San Marco detenu­ti illegalmente in India. È notizia di ieri che trascorreranno anche il Na­tale agli arresti, per debolezza del no­stro governo e ignavia di Germania e Francia che si rifiutano di interveni­re in nostra difesa.
Che ce ne facciamo del prestigio in­ternazionale di Monti se lui stesso e i suoi illustri sponsor, dalla Merkel a Hollande, se ne fregano di due uomi­ni in divisa ostaggi di un Paese stra­niero, arrogante e ricattatore? È da vigliacchi abbandonare soldati in mano al nemico. Altro che Europa
unita ed euro. L’America un caso si­mile l’avrebbe risolto in due giorni. Diffidate da summit europei che si occupano di formule e non di uomi­ni in carne ed ossa. Senza orgoglio, senza bandiera, senza dignità non si va da nessuna parte.

E il silenzio di Monti, a questo punto, sa di compli­cità. Se vuole diventare il premier della gente, e non delle banche, si dia una mossa. Altrimenti torni alla Bocconi, a teorizzare sulle libertà che non sa far rispettare.

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