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Falsificano i messaggi di WhatsApp. La chat non è prova sicura in tribunale

Quanto può essere «verace» un messaggio ricevuto su WhattsApp, e , soprattutto, è giusto che ciò che riceviamo nella chat per telefonia mobile più diffusa al mondo sia considerata una prova in tribunale? I dubbi sono tanti ora che due hacker spagnoli, Jaime Sanchez e Pablo San Emeterio, hanno violato i sistemi di sicurezza della app con 500 milioni di utenti al mondo, di recente acquisita da Facebbok per 19 milioni di dollari. Sanchez ed Emeterio, indagando da due anni sulle falle nei sistemi di sicurezza di WhatsApp, sono riusciti a modificare i mittenti dei messaggi e a ricevere messaggi in realtà mai inviati. Non è un'operazione che può fare chiunque, ma indica una debolezza nella protezione, e fa scattare la domanda: che succede se qualcuno sporge denuncia, ad esempio per minacce, adducendo come prova falsi messaggi ricevuti su WhattsApp?Sui media spagnoli il dibattito prende quota, si fa notare che ci sono molti precedenti giuridici in cui la chat è stata ritenuta prova valida.

E a questa falla del sistema la giustizia non pare essere preparata.

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