Hezbollah ancora nel mirino: autobomba fa strage nella BekaaIl Libano verso la guerra fratricida

Beirut È di almeno quattro morti e 18 i feriti il bilancio dell'esplosione di un'autobomba avvenuta ieri pomeriggio in Libano nella città a prevalenza sciita di Hermel, nel nordest del Paese. L'esplosione è avvenuta vicino a una pompa di benzina e le immagini mandate in onda dalla televisione locale al-Manar, vicina al gruppo sciita Hezbollah, mostrano proprio il momento dello scoppio: si vede un flash arancione e si sentono delle esplosioni in sottofondo mentre la gente fugge. Si tratta del secondo attentato a Hermel in un mese: il primo si era verificato lo scorso 16 gennaio, quando un'autobomba aveva provocato tre morti e 26 feriti; quell'attacco era stato rivendicato da militanti sunniti.Quello di ieri sembra un nuovo attentato legato al conflitto in corso nella vicina Siria. In passato i gruppi militanti sunniti hanno rivendicato la responsabilità di attacchi avvenuti nelle zone sciite del Libano, spiegando che si trattava di risposte all'invio di combattenti in Siria da parte del gruppo sciita Hezbollah, che si è schierato con le forze di Bashar Assad. Fra gli attacchi rivendicati dai militanti sunniti, per esempio quello di gennaio nella stessa Hermel.

Ma in Libano nei mesi scorsi è stata colpita anche la comunità sunnita, in particolar modo nell'attentato dello scorso agosto a Tripoli, nel nord del Paese, dove due autobombe sono esplose fuori da moschee sunnite. A dicembre, inoltre, un'autobomba è esplosa a Beirut uccidendo il noto politico sunnita Mohammed Chattah.

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