Alle nuove sanzioni di Washington contro manager e imprese russe, Mosca risponde con uno schiaffo che riporta allo scontro. Mentre l'Ue allunga la lista delle persone colpite da congelamento dei beni e divieto di viaggio «per aver minato l'integrità territoriale e l'indipendenza dell'Ucraina», il Cremlino sbeffeggia gli Stati Uniti: le sanzioni Usa «difficilmente avranno seri effetti nel breve termine, nella prospettiva annuale», al contrario contribuiranno a «consolidare le élite», ha affermato Andrei Belousov, consigliere economico del Cremlino. Sarcastica anche la reazione dell'amministratore delegato del colosso petrolifero russo Rosneft, Igor Sechin, destinatario dei provvedimenti: «È un alto apprezzamento della efficacia del nostro lavoro», ha commentato dicendosi convinto che la cooperazione continuerà anche con i partner americani. E Pechino ha rincarato la dose definendo le misure «inconcludenti».
Intanto sul campo prosegue l'avanzata dei filorussi nell'Est, teatro di nuove occupazioni.
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