La polizia di Gerusalemme ha rifiutato di acconsentire che la processione funeraria di Mohammed Abu Khdeir cominci dalla Spianata delle Moschee, così come richiesto dal padre del ragazzo agli alti comandi delle forze dell'ordine. La polizia invece si è detta d'accordo ad aprire l'accesso di Shufat, il quartiere dove viveva il ragazzo. Secondo quanto riferito da Haaretz, la famiglia ha invece sostenuto che la polizia e lo Shin Bet (il servizio di sicurezza interno) hanno intenzione di ritardare i funerali ad un'ora tarda della sera in modo da minimizzare i potenziali incidenti. Il corpo dovrebbe essere sepolto in una tomba di famiglia non lontano dalla casa dove viveva il ragazzo.
L'avvocato Muanad Jabara - citato dal quotidiano - ha sottolineato che la polizia ha riferito alla famiglia del ragazzo che l'indagine sull'omicidio è stata trasferita all'Unità Centrale di Gerusalemme ed è trattata come la più importante inchiesta attualmente in corso in Israele.
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