Diciamo pure che la realtà dell'Italia con la schiena ricurva è una tradizione. Per decenni siamo scesi a patti con i burattinai del terrorismo palestinese e islamico per salvaguardare preventivamente il nostro territorio nazionale dalla loro attività criminale o per assicurare il rilascio dei nostri ostaggi dietro il pagamento di un lauto riscatto. Che l'Italia sia stato un buon pagatore lo sa bene l'insieme della rete del terrorismo globalizzato dopo la pubblicazione e l'accertamento della modalità e soprattuttodell'ammontare versato per la restituzione dei nostri connazionali rapiti in Irak, Libano, Algeria, Libia, Sudan, Afghanistan, Pakistan e Somalia. Siamo a tal punto assuefatti alla tradizione della trattativa con i terroristi che ci siamo scandalizzati, a partire dal presidente della Repubblica Napolitano, che gli inglesi abbiano preso l'iniziativa di liberare due ostaggi, il connazionale Franco Lamolinara e il britannico Chris McManus, sequestrati da Al Qaida in Nigeria. Purtroppo nel corso dell'azione militare i terroristi hanno assassinato i due ostaggi. E noi italiani, a livello governativo, anziché denunciare Al Qaida che aveva sequestrato e poi assassinato gli ostaggi, ci siamo scagliati contro il governo di Londra. Se per ipotesi l'assalto si fosse concluso con la liberazione degli ostaggi, avremmo sicuramente ringraziato le forze speciali di Sua Maestà e manifestato la nostra piena soddisfazione. Purtroppo ha prevalso la ferocia di chi non ha alcuna considerazione della sacralità della vita. Ma la nostra reazione è stata di chi biasima coloro che difendono costi quel che costi la sacralità della vita e il primato della legge, mentre all'opposto abbiamo confermato di essere più concilianti con chi ricatta e uccide.
La «via italiana» per ottenere il rilascio degli ostaggi viene attualmente praticata nel caso di Rossella Urru, la cooperante rapita nel Sud dell'Algeria sempre da Al Qaida, e di cui era stata erroneamente diffusa la notizia della sua liberazione. Sempre nel Sud dell'Algeria e sempre da parte di Al Qaida fu catturata nel febbraio 2011 Maria Sandra Mariani. Se dovessimo fare riferimento all'esempio di Maometto e di Bin Laden, la loro scelta è di uccidere gli ostaggi così come recita il Corano al versetto (8, 67): «Non si addice a un profeta possedere prigionieri prima di aver sgominato sulla terra i nemici di Dio». Tuttavia secondo alcuni giureconsulti islamici quest'ordine di giustiziare i prigionieri verrebbe superato dal successivo versetto ( 47,4) che recita: «Quando vi scontrate in battaglia con i miscredenti, colpiteli alla nuca finché li avrete sgominati; poi stringete bene i ceppi. E dopo graziateli oppure chiedete il prezzo del riscatto, finché la guerra si sarà sgravata dei suoi pesi».
Ricordiamoci che nelle mani dei terroristi islamici ci sono anche Giovanni Lo Porto catturato con un cooperante tedesco in Pakistan e sei marinai italiani
della nave Enrico Ievoli. Dobbiamo confidare nella misericordia di Allah sperando che il capo dei terroristi propenda per la prima anziché per la seconda indicazione coranica o cominciare anche noi a raddrizzare la schiena?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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