Rivolta sul web a Pechino: milionaria la nipote di Mao

Rivolta sul web a Pechino: milionaria la nipote di Mao

Pechino Chissà cosa direbbe suo nonno. Kong Dongmei, quarantenne, sposata e con tre figli, ha un patrimonio che si aggirasui 620 milioni di euro e che le ha permesso di raggiungere, insieme al marito, il 242° posto nella classifica delle 500 persone più ricche della Repubblica popolare cinese. La notizia, riportata dal South China Morning Post online, ha creato un vespaio per il fatto che la milionaria è la nipote del padre della rivoluzione, Mao Zedong. In molti infatti hanno ironizzato sul web denunciando «l'ipocrisia del regime». «Il presidente Mao ci ha portato all'eliminazione della proprietà privata - ha scritto sul web Luo Chongmin, consigliere governativo - ma una sua discendente ha spostato un capitalista e ha così violato la politica della famiglia». Kong ha lavorato con il marito in una compagnia assicurativa. Nel 1999, dopo avere ottenuto un master alla University of Pennsylvania, è tornata in patria e ha aperto una libreria a Pechino che aveva come obiettivo la «protezione» della cultura comunista, scrivendo anche quattro bestseller sul potente nonno.

Le rivelazioni sulla fortuna della famiglia di Kong contraddicono quanto affermò nel 2009 il generale Mao Xinyu, secondo figlio di Mao: «L'eredità della nostra famiglia - disse - è onesta e chiara. Nessuno di noi si è mai dedicato al business e tutti abbiamo degli stipendi modesti».

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