Sanzioni concrete e aiuti: i cinque punti di Hollande per risolvere il nodo in Siria

Per il presidente francese, la comunità internazionale deve applicare sanzioni più dure nei confronti del regime di Bashar Al Assad

Sanzioni concrete e aiuti: i cinque punti di Hollande  per risolvere il nodo in Siria

Sulla Siria, il presidente francese fa sul serio. Almeno a parole. Il presidente francese Francois Hollande infatti, aprendo i lavori del terzo summit degli "Amici della Siria", ha invitato la comunità internazionale ad assumersi "cinque impegni" precisi.

In testa a tutti ci sono le sanzioni sempre più dure nei confronti del regime di Bashar Al Assad e aiuti concreti per la popolazione stremata dalla guerra civile.

Con un messaggio diretto ai russi, che boicottano la riunione odierna in nome della non ingerenza nelle questioni interne siriane, Hollande ha fatto notare che la crisi siriana è diventata una "minaccia per la pace e la sicurezza internazionale. Mi rivolgo a chi non è presente, siamo arrivati a un punto della crisi siriana in cui non è più discutibile che sia diventata una minaccia per la pace e la sicurezza internazionale".

Poi l’inquilino dell’Eliseo ha elencato i cinque punti del suo piano: i crimini commessi dal regime di Damasco non resteranno impuniti e i responsabili saranno giudicati dalla Corte penale internazionale; la comunità internazionale dovrà rafforzare le sanzioni già in atto contro i "responsabili delle atrocità"; sarà necessario aumentare il sostegno all’opposizione democratica

soprattutto attraverso i diversi mezzi di comunicazione; organizzazione di un sistema di aiuti umanitari efficaci per andare a sostegno delle popolazioni colpite; aiuti al popolo siriano a ricostruire il paese dopo il conflitto.

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