Il soldato americano è una bomba. Non una macchina da guerra però, ma un panzone ruminante, una palla di lardo, grasso che cola. «I tuoi genitori hanno anche figli normali?» gridava a un centimetro dalla faccia delle nuove reclute il sergente Hartman in Full Metal Jacket al primo giorno di addestramento in caserma. «Signorsì, signore!», «Si saranno pentiti di averti fatto, tu sei talmente brutto che sembri un capolavoro d'arte moderna, sacco di lardo...». Sotto la smagliante divisa dell'esercito americano, stirata come una lastra di marmo, dietro il petto coperto da una spanna di nastrini e medaglie, non ci sono più come ordina Hollywood, i muscoli di Rambo, l'occhio di lince di Top Gun, i berretti verdi di John Wayne, ma la stazza gelatinosa di ragazzotti extralarge, ben imbottiti nella circonferenza, qualche volte spelacchiati, spesso flaccidi. Sghembi e approssimativi come certe commesse del West Virginia che s'infilano l'uniforme per sfuggire alla noia della provincia e finiscono in tv con il chewing gum in bocca e un prigioniero al guinzaglio.
Il Dipartimento della Difesa americano, che ha uomini schierati su tutte le trincee del mondo, è terrorizzato come quando la dottoressa Tirone sale sulla bilancia: dicono i numeri che se decidessero di arruolarsi in questo preciso momento, oltre due terzi dei giovani americani non riuscirebbe nemmeno ad indossare la divisa. Perchè non hanno il fisico, sono ignoranti come capre, hanno avuto problemi con la legge e contano più tatuaggi di Corona. Cioè secondo le stime appena arrivate sul tavolo in codice rosso, il 71 per cento dei circa 34 milioni di americani tra i 17 e 24 anni non potrebbe essere arruolato neanche se lo volesse. Solo uno su cento «è abile e ben disposto al dialogo con noi - spiega al Wall Street Journal il generale Allen Batchelet, capo del Comando Reclutamento dell'Esercito Usa - La qualità dei ragazzi che vogliono servire il Paese nelle Forze Armate sta calando rapidamente». Al contrario dei chili di troppo.
I nemici della Patria non sono più i fratelli musulmani o i jihadisti fai-da-te ma i trigliceridi impazziti e il colesterolo alle stelle. Fa più vittime McDonald's che al Zawahri. Ogni anno 180 mila giovani, tra uomini e donne, si arruolano nelle Forze Armate americane e altri 110 mila nella riserva della Guardia Nazionale, per proteggere la terra promessa delle grandi opportunità e del cibo spazzatura. Molti vengono scartati: troppi sono obesi, molti non hanno un diploma di scuola superiore, abbastanza hanno problemi di salute mentale cronici che vanno dalle carenza di concentrazione all'iperattività dispersiva fino all'estetica da tamarro, caratteristiche più adatte a una convocazione nella nazionale italiana piuttosto che all'arruolamento nell'esercito dello zio Sam. Persino ai prescelti capita di non riuscire a superare i test di ammissione. «Non sono sufficientemente qualificati per il servizio militare a qualsiasi livello, non solo per quelli di high-tech» allarga le braccia sconsolato il generale (a riposo...) Allen Youngman. Per questo un gruppo di novanta ex alti ufficiali ha deciso di dichiarare guerra ai rotolini dell'amore. Cinque anni fa hanno formato un'associazione non profit, Rediness, che ha l'ordine di premere sulle autorità tutte per migliorare la qualità dell'insegnamento e del cibo nelle scuole, sin dalle primarie, che è un pò l'antica filosofia del libro e del moschetto. «Stiamo cercando di far capire ai nostri governanti che si tratta di una questione di sicurezza nazionale e che deve quindi essere inserita tra le priorità» aggiunge marziale il generale Youngman.
Non è solo un problema americano. In Gran Bretagna il Sunday Times ha scoperto che negli ultimi tre anni oltre 32mila militari sono stati bocciatì almeno una volta nelle prove fisiche e 22mila, uomini e donne, sono pure sovrappeso.
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