Supervertice tra i leader Ue: "Insieme rigore e crescita" La Grecia declassata a "CCC"

Videoconferenza tra i leader Ue sulla tenuta dell'euro e sul futuro della Grecia. Cameron: "Eurozona a rischio". Fitch declassa Atene: "Ora è a un passo dal default"

Supervertice tra i leader Ue: "Insieme rigore e crescita" La Grecia declassata a "CCC"

Martedì la telefonata con il presidente americano Barack Obama, ieri una conversazione telefonica con David Cameron e oggi la videoconferenza con la cancelliera tedesca Angela Merkel, il premier inglese David Cameron e il neopresidente francese Francois Hollande. Mario Monti sta tessendo la tela per scongiurare che la crisi politica in Grecia possa contagiare il resto d’Europa ed "affossare" la battaglia sulla crescita. L’obiettivo è preparare in modo dettagliato il G8 di Camp David. Il pericolo di un "contagio" greco è dietro l’angolo e l’incapacità di Atene a dar vita al governo tecnico ha provocato nuovi scossoni sui mercati del Vecchio Continente. Per questo motivo il premier italiano sta cercando una condivisione coi leader europi per "sbloccare" la partita sullo sviluppo ed arrivare al vertice dei Grandi con un accordo anti-crisi e soluzioni comuni.

Il portavoce della Merkel Steffen Seibert ha fatto sapere che tra i leader europei c'è accordo forte sul fatto che il rigore e la crescita "non sono in contrasto ma sono entrambi necessari". Il premier britannico Cameron ha lanciato un nuovo allarme sul futuro dell'Eurozona, "ormai sul bordo del baratro", sottolineando che i suoi dirigenti devono agire dal momento che la sopravvivenza della moneta unica era "in discussione". Cameron ha sottolineato, in particolar modo, che o il Vecchio Continente si dota di "una stabile Eurozona con un’efficace difesa, banche regolamentate e ben capitalizzate, così come di un sistema di condivisione del peso del debito e di una politica monetaria a sostegno dell’intera area" oppure c'è il rischio di trovarsi "in territori inesplorati che pongono rischi per tutti".

Nel frattempo Fitch ha tagliato il rating della Grecia a "CCC", un gradino sopra il livello "D" che indica default. "Il downgrade - ha commentato l’agenzia di rating - riflette il rischio, esacerbato, che la Grecia possa non essere più in grado di sostenere la sua presenza nell’Unione economica e monetaria". Non solo. Fitch potrebbe mettere tutti i rating sovrani dell’eurozona sotto rating watch negativo qualora l'agenzia dovesse ritenere che l’uscita della Grecia della moneta unica sia probabile nel breve termine.

Anche il Fondo monetario internazionale è in costante contatto con i vertici di Bruxelles. I tecnici di Washington sono, infatti, convinti che la Banca Centrale europea abbia spazio per un'ulteriore azione di riduzione dei tassi. David Hawley, portavoce del Fmi, ha infatti fatto presente alla Bce che ha il dovere di intervenire sui tassi d'interesse agendo sia in termini di "allentamento monetario" si di "misure politiche monetarie non convenzionali", mentre "l’inflazione scende sotto il 2%".

Per quanto riguarda la situazione in Grecia, invece, il Fondo internazionale ha spiegato che la prossima missione arriverà solo dopo le elezioni. Sulla possibilità di un prestito-ponte, Hawley ha infatti osservato che c'è un programma in atto in cui finanziamenti sono a disposizione

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