"La Ue si fotta", gaffe imbarazza gli Usa

Victoria Nuland, vice di John Kerry, si lascia scappare la battuta al telefono con l'ambasciatore americano a Kiev

"La Ue si fotta", gaffe imbarazza gli Usa

«Fuck the Eu», letteralmente «l'Unione europea si fotta»: una frase sfuggita non a una persona qualunque, ma al massimo responsabile americano per le relazioni con il Vecchio Continente: la segretario di Stato aggiunto, Victoria Nuland, una delle vice del capo della diplomazia Usa John Kerry. La battutaccia alla Nuland è scappata nel corso di una telefonata con l'ambasciatore americano a Kiev, Geoffrey Pyatt, in cui si è discussa la possibilità di trovare un accordo tra il governo ucraino di Viktor Ianukovich e l'opposizione guidata dall'ex pugile Vitali Klitschko. Peccato che la telefonata - che dovrebbe risalire alla fine di gennaio - sia stata intercettata, registrata e postata immediatamente e in maniera anonima su Youtube, facendo così il giro del mondo. E rischiando di provocare un incidente diplomatico non da poco tra Washington, Bruxelles e le altre capitali europee. Nella registrazione si sente chiaramente la Nuland, ex portavoce del Dipartimento di Stato, che riferisce all'ambasciatore Pyatt di aver parlato di un piano per la pacificazione in Ucraina con il sottosegretario per gli Affari politici delle Nazioni Unite, l'americano Jeffrey Feltman. Quest'ultimo - spiega il segretario di Stato aggiunto - vorrebbe nominare un inviato speciale dell'Onu per l'Ucraina, un'idea con la quale si sarebbe già discusso anche con il vicepresidente americano, Joe Biden. Insomma, un piano dietro le quinte orchestrato dagli Usa e, a quanto pare, non condiviso con gli alleati. «Sarebbe grande», esclama Nuland, che mette anche in guardia l'ambasciatore sulla possibilità che il capo dell'opposizione ucraina diventi primo ministro: «Non penso sia una buona idea». Poi l'ex portavoce del Dipartimento di Stato non resiste e si lascia scappare la volgare battuta: «E per quel che riguarda l'Unione Europea... vada a farsi fottere». Così, nell'imbarazzo generale, è dovuta intervenire addirittura la Casa Bianca per gettare acqua sul fuoco. «Il segretario di Stato aggiunto si è messo in contatto con i suoi omologhi dell'Unione europea, con i quali le relazioni sono più forti che mai», si è premurato di affermare il portavoce Jay Carney. Intanto la portavoce del Dipartimento di Stato, Jen Psaki, ha cercato di mette una pezza alla gaffe della Nuland accusando Mosca - sulla base di fonti riservate di Washington - di aver intercettato e diffuso la telefonata incriminata: «Certamente pensiamo che questo sia un nuovo colpo basso dello spionaggio russo», ha sostenuto la Psaki. Nuland ha avuto una lunga carriera nel Foreign Service e ha lavorato sia per le amministrazioni democratiche sia per quelle repubblicane. Durante l'amministrazione di Bill Clinton, Nuland era capo di gabinetto del vice segretario di Stato Strobe Talbott prima di diventare vice direttore per gli affari dell'ex Unione Sovietica. Durante il mandato di George W. Bush è stata il principale vice consigliere per la politica estera del vicepresidente Dick Cheney e poi ambasciatore degli Stati Uniti alla Nato.

Durante l'amministrazione di Barack Obama è stata inviato speciale per forze armate convenzionali in Europa, prima di assumere la carica di portavoce del Dipartimento di Stato nell'estate del 2011, che ha tenuto fino al febbraio 2013.

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