RomaLa regina Elisabetta II «romana» per un giorno, anzi per quattro ore. Perchè tanto è durata la visita di Sua Maestà nella capitale. Duecentoquaranta minuti per incontrare il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e per fare visita a Papa Francesco. Arrivata intorno alle 12.30 all'Aeroporto di Ciampino a bordo di un Embraer 135, la regina - che il 21 aprile compirà 88 anni - era accompagnata dal consorte Filippo, Duca d'Edimburgo. Con indosso un soprabito color lilla e cappello in tinta, girocollo di perle, la sovrana è stata accolta con un bouquet di fiori donato dall'ambasciatore britannico Christopher Prentice. Poi è salita in auto e ha attraversato la Capitale per giungere al Colle. In programma l'incontro e il pranzo privato con Giorgio Napolitano.
Elisabetta viene accolta con gli onori militari e, dopo gli inni nazionali, la «Union Jack», la bandiera britannica, viene issata sul torrino del Quirinale accanto allo stendardo bianco-rosso e verde. Sorrisi, strette di mano, qualche battuta in inglese con l'«amico» Napolitano.
Dopo la cerimonia, a cui era presente anche la signora Clio, la regina e Napolitano si sono ritirati per un colloquio privato. Poi la colazione, durata evidentemente più del previsto. Tanto che la regina è arrivata con mezz'ora di ritardo in Vaticano. Dove ad attenderla, sulla porta, c'era Papa Francesco.
«Mi dispiace averla fatta aspettare, abbiamo avuto un pranzo molto piacevole con il presidente Napolitano», ha esordito «The Queen». «Benvenuta», ha risposto semplicemente il Papa con un inglese incerto. Elisabetta II è stata la prima ad avviarsi verso lo studio; il Papa ha allora invitato il duca di Edimburgo a precederlo, ma Filippo ha fatto passare prima il Pontefice e poi si è accodato.
L'incontro è avvenuto nello studio dell'aula Paolo VI, e non nel Palazzo apostolico come generalmente avviene con i capi di Stato. Un'udienza informale fuori dai tradizionali canoni ufficiali che solitamente si riserva ai capi di Stato. Una visita breve ma cordiale, con sorrisi e qualche battuta. La visita rappresenta il primo faccia a faccia tra Bergoglio e la monarca britannica. A incontrarsi non solamente due capi di Stato ma anche due capi delle Chiese, quella cattolica e quella anglicana. Il sovrano britannico, infatti, è per statuto a capo della Chiesa d'Inghilterra.
Probabile che nei venti minuti di colloquio a porte chiuse, alla presenza di un solo interprete, Papa Francesco e la regina abbiano affrontato temi di natura sociale e politica. Più difficile che il discorso sia finito sul delicato tema delle isole Malvinas-Falkland. L'allora arcivescovo di Buenos Aires, Jorge Mario Bergoglio, ebbe parole critiche nei confronti del Regno Unito per la guerra voluta dalla premier Margaret Thatcher nel 1982. Dopo il tradizionale scambio di doni e la presentazione della delegazione, la coppia reale ha lasciato il Vaticano per ripartire, da Ciampino, alla volta della Gran Bretagna.
Elisabetta II è tornata in Italia dopo 14 anni. Aveva annunciato una visita ufficiale di due giorni a Roma nel marzo 2013, per poi cancellarla per motivi di salute. L'ultima volta della monarca a Roma fu il 17 ottobre 2000. In quell'occasione incontrò l'allora capo di Stato Carlo Azeglio Ciampi, e Papa Giovanni Paolo II.
La sua prima visita ufficiale nella Capitale risale al 1951, quando era ancora principessa. Poi, da regina, nel 1961, nel 1980 e nel 2000.
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