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Video di Al Qaida con sette ostaggi occidentali rapiti nel Mali

Al Qaida ha diffuso un video in cui vengono mostrati, tre anni dopo il oro sequestro, sette ostaggi occidentali rapiti in Mali che chiedono passi per giungere alla loro liberazione. Lo riferisce il Site, il centro di monitoraggio sui siti islamici. I sette, che secondo l'agenzia mauritana Ani appaiono in buona salute, sono quattro francesi, un olandese, uno svedese ed un uomo con doppia nazionalità sudafricana e britannica. Gli ostaggi, rapiti nel Sahara e non solo in Mali, fanno appello ai loro rispettivi governi per aprire «un negoziato che porti alla liberazione». Il video sarebbe stato girato, secondo l'ani, il 27 giugno scorso.

Nelle stesse ore è stato diffuso sui siti internet di riferimento per i jihadisti una sorta di manuale d'azione a firma del successore di Osama bin Laden alla guida di Al Qaida. Ayman al-Zawahiri, che pochi giorni fa aveva esortato con un comunicato audio a colpire con azioni terroristiche di piccola dimensione il territorio americano, stavolta invita i combattenti a evitare di attaccare i fedeli di altre religioni nei Paesi musulmani e, ribadendo che Stati Uniti e Israele rimangono i nemici principali da colpire, indica in Russia, Cina e India i nuovi campi di battaglia. Zawahiri ammonisce a non colpire altri musulmani, a «lasciare in pace» i cristiani, gli indù, i sikh, a «rispettare le donne e i bambini», ad astenersi dal compiere attentati «nelle moschee, nei mercati e nei luoghi affollati».

Sembra evidente il tentativo di ribaltare l'ostilità crescente nei confronti di Al Qaida che si registra in Afghanistan, Pakistan e Iraq, dove i fedeli musulmani, soprattutto sciiti, vengono colpiti indiscriminatamente all'uscita dei luoghi di culto o nei mercati.

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