Euroflora riparte dal «museo» dell’acqua

La storia della vita, delle risorse, delle comunicazioni nello spazio dedicato alla biblioteca Bicknell

Erika Falone

È l'acqua la grande protagonista dell'edizione 2006 di Euroflora. L'acqua come elemento primario per la vita sul nostro pianeta, come preziosa risorsa non inesauribile, ma anche l'acqua come via di collegamento attraverso la quale si sono diffuse nel mondo nuove specie vegetali. Proprio per seguire questo filone sotto la tensostruttura della marina del quartiere fieristico è stato ricostruito un piccolo porto «Old America» nel quale ha trovato posto, accanto all'interattivo museo delle Spezie - da sempre protagoniste di viaggi via mare -, il Museo biblioteca Bicknell.
Lo stand, curato dall'Istituto Internazionale di Studi Liguri e dal ministero per le Attività Produttive e coordinato dalla professoressa Maria Teresa Verda Scajola, mira a ricostruire l'incanto del Museo-Biblioteca fondato dall'inglese Clarence Bicknell a Bordighera tra il 1885 e il 1888. Tutto profuma di primavera e cultura, dal portico di facciata ricamato dal viola del glicine, in questi giorni in piena fioritura, alla raccolta atmosfera dell'interno dalle pareti rifasciate di libri. Uno spazio silenzioso e riservato, ben lontano dal chiasso di colori dei grandi padiglioni della Fiera, ma altrettanto suggestivo: il visitatore viene catapultato nel tempo e nelle atmosfere vissute dal Bicknell. Il più poliedrico inglese che frequentò Bordighera e la Riviera tra l'Otto e il Novecento, fu in primo luogo studioso di botanica, ma anche ornitologo, esperto di mineralogia, pittore e archeologo. È a lui che si deve inoltre la scoperta delle incisioni rupestri della Valle delle Meraviglie. Tappa fondamentale di tutti gli spettatori della manifestazione, ieri mattina il Museo Bicknell di Euroflora ha ricevuto la visita del ministro per le Attività Produttive Claudio Scajola e dell'ambasciatore del Regno Unito in Italia, sir Ivor Roberts.
Euroflora è stata anche l'occasione per parlare, in una conferenza stampa tenuta ieri mattina da Confagricoltura Liguria e Agriturist Liguria, di prodotti Dop - denominazione d'origine protetta - e Igp - indicazione geografica protetta - legati alla Liguria. Sotto le sigle c'è di più: c'è la volontà di promuovere la vendita di prodotti fin'ora sottovalutati (dal pomodoro cuore di bue all'asparago violetto di Alberga) e la loro coltivazione e il loro uso all'interno delle strutture agrituristiche, disseminate tra il mare e i monti liguri.
Ma, soprattutto, c'è la volontà di dare al cliente una garanzia di qualità, attraverso una filiera di produzione controllata. E controllabile dall' acquirente stesso: presto, infatti, sarà possibile attraverso codici alfanumerici indicati sulle etichette dei nostri oli Dop ricostruire su internet tutta la storia della bottiglia acquistata.

Presto anche i fiori potrebbero essere «marchiati». La Confagricoltura di Imperia sta combattendo da anni perché i fiori di Sanremo possano acquisire l'Igp. Fiori, ma non solo: cultura, arte e salvaguardia dei prodotti del territorio. Anche questo è Euroflora.

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