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Forza Italia, Tajani: “Mi ricandiderò e ben vengano altri candidati”

Il ministro degli Esteri ha rassicurato sull'impegno dell'Italia al raggiungimento di una pace giusta in un Ucraina e di una soluzione in Medioriente

Forza Italia, Tajani: “Mi ricandiderò e ben vengano altri candidati”
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Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, è stato ospite del Tg2 Post e ha affrontato le principali tematiche dell'attualità politica. L'intervista non poteva che passare anche per il dietrofront dell'Unione europea sullo stop ai motori endotermici dal 2035, annunciato oggi, che potrebbe dare nuova linfa al settore dell'automotive europeo. "Si è fatto un passo in avanti: bloccare tutta la produzione di auto non elettriche dal 2035 in Italia avrebbe fatto perdere 70mila posti di lavoro. È giusto combattere contro il cambiamento climatico ma guai a non tener conto della questione sociale. Quando si pongono obiettivi irraggiungibili si rischia di fare perdere posti per lavoro", ha spiegato il titolare della Farnesina.

La decisione si inseriva nel più ampio pacchetto del Green Deal che, ha aggiunto Tajani, "è stata una politica sbagliata ma non è facile da cancellare" e, ha spiegato, "credo sarebbe giusto andare avanti con questa nuova strategia, perché il Green deal è difficile da cambiare. Fortunatamente la nuova Commissione è diversa dalla precedente anche grazie alla presenza del Partito popolare di cui fa parte Forza Italia". Ma la politica di queste settimane è inevitabilmente coinvolta nei negoziati per raggiungere un accordo per la pace in Ucraina e, ha sottolineato il vicepremier, "si sono fatti passi in avanti su altre questioni mentre sui territori c'è molto da discutere perché l'Ucraina non vuole cedere il Donbass che, tra l'altro, la Russia non ha del tutto conquistato".

Ed è forse questo uno dei nodi più complicati dell'accordo, considerando anche che "l'offensiva russa non ha avuto grandi risultati dal punto di vista militare. Oggi controllano circa il 19,5% del territorio ucraino, compresa la Crimea. Non è stata una grande vittoria militare. Putin vorrebbe essere il vincitore avendo il Donbass e gli ucraini dicono di no". Tajani ha sottolineato che "una volta raggiunta una tregua e la pace bisognerà garantire la sicurezza dell'Ucraina. Quel che conta è che sia stata accettata dagli americani e da altri Paesi la proposta molto saggia dell'Italia di dar vita a una sorta di articolo 5 della Nato per garantire la sicurezza dell'Ucraina". Ma le minacce in Europa arrivano da più fronti e ora è quanto mai necessario lavorare affinché si impedisca che "quanto avvenuto in Australia possa accadere anche in Italia". L'antisemitismo, ha aggiunto, "è un fenomeno pericoloso, ci sono rigurgiti in Europa e nel mondo intero. Questo perché la propaganda e tanti cattivi maestri sulla questione palestinese portano a confondere il governo israeliano con i cittadini ebrei".

E proprio la Palestina è un altro fronte di azione che l'Europa non può ignorare, perché a "Gaza ci sono ancora le azioni di Israele contro Hamas e Hamas che non ha ancora lasciato le armi. Tutto questo provoca tensione". Noi "dobbiamo difendere l'Anp perché vuole essere lì senza armi e garantisce la pace molto più di Hamas. L'Italia è in prima fila nella costruzione della pace. Tutti vogliono la presenza degli italiani che sono ben visti sia dai palestinesi che dagli israeliani". E sul suo futuro alla guida di Forza Italia, il segretario non ha dubbi: "Mi ricandiderò ma se ci sono altre persone lo facciano perché è importante sviluppare questo momento di democrazia". E sull'ipotesi della discesa in campo di Marina e Pier Silvio Berlusconi, il vicepremier spiega: "Benissimo se vorranno farlo, potrebbe portare consensi.

Ma è una scelta che devono fare loro. Con loro ci sentiamo tutti i giorni per ascoltare idee, consigli e proposte. C'è sempre un confronto, sono anche amici personali. Se decidono di partecipare avranno il nostro sostegno".

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