
Nel 2022, quando Giorgia Meloni è salita a Palazzo Chigi con una maggioranza di centrodestra, a sinistra hanno iniziato a sventolare lo spauracchio dell'isolamento internazionale per l'Italia. Dicevano che con un governo a maggioranza Fratelli d'Italia il nostro Paese sarebbe stato escluso da tutte le stanze del potere, che Meloni avrebbe condannato l'Italia al ruolo di reietto dell'Europa e così facendo hanno cercato di convincere gli elettori e gli italiani che il Paese sarebbe andato a carte quarantotto. E invece oggi Meloni è il leader più carismatico e seguito dell'Unione europea, oltre a essere quello che ha il maggior consenso in Patria. I media esteri ne celebrano il successo e suggeriscono di seguirne le orme.
"A Tunisi, Giorgia Meloni afferma il suo 'modello di cooperazione' in cambio di un controllo dei flussi migratori", ha scritto il quotidiano francese Le Monde in un recente articolo. È importante sottolineare che il quotidiano francese non può essere considerato "d'area", quindi schierato a favore del presidente del Consiglio, in quanto è storicamente una voce del centrosinistra. Il quotidiano ha anche aggiunto che "per il presidente del Consiglio italiano, si tratta di investire nei Paesi d'origine dei migranti per migliorare le condizioni di vita e garantire 'il diritto a non emigrare". Questa è una delle politiche centrali del programma elettorale di Meloni, che ha sempre sostenuto il principio in base al quale se si migliorano le condizioni di vita nei Paesi che sono afflitti da ampi flussi di emigrazione è possibile non solo ridurre l'immigrazione irregolare in Europa ma anche contribuire a una nuova ricchezza.
"La dimostrazione che il presidente tunisino, Kaïs Saïed, resta il partner privilegiato di Giorgia Meloni a sud del Mediterraneo è che la presidente del Consiglio italiano ha effettuato, giovedì, il suo quinto viaggio in Tunisia dal suo arrivo al potere nel 2022", ha ricordato il quotidiano francese, sottolineando la forte mobilità del premier Meloni per gestire da vicino le soluzioni strategiche principali.
Il Piano Mattei è senz'altro uno dei punti cari al presidente, come ha sottolineato lo stesso Le Monde: "A Tunisi la dirigente italiana ha passato in rassegna i progressi del suo piano Mattei, pietra angolare di questa politica".