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Gli ex An a Berlusconi: "Evitare corto circuito"

Il vicepresidente dei deputati Pdl Bocchino e altri 50 ex parlamentari di Alleanza nazionale scrivono al premier: "Torni un patto di consultazione permanente con Fini". Non prefigurano "scenari diversi dal bipolarismo", ma chiedono di evitare uno sbilanciamento a favore della Lega e tensioni

Gli ex An a Berlusconi: "Evitare corto circuito"

Roma - Un "patto di consultazione permanente tra i cofondatori" del Pdl Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini, unito un giudizio severo ("vicenda pericolosa e incomprensibile") sugli attacchi del Giornale di Vittorio Feltri al presidente della Camera. È questo il contenuto della lettera al presidente del Consiglio preparata dal vicepresidente vicario dei deputati del Pdl, Italo Bocchino, e che sarebbe stata firmata al momento da oltre cinquanta parlamentari ex An. Nella lettera si sostiene che gli ex An non intendono mettere in discussione la sua leadership né prefigurare "scenari diversi" dal bipolarismo, ma si chiede un intervento di Berlusconi per evitare uno sbilanciamento in favore della Lega e che la somma di problemi diversi possa creare "un corto circuito interno al nuovo partito".

La lettera Questo il testo della lettera preparata per Berlusconi: "In qualità di deputati quotidianamente impegnati in Parlamento a sostenere l’attività del governo ci rivolgiamo a te per rappresentarti un disagio che richiede un intervento al fine di armonizzare le varie anime politiche e parlamentari che si ritrovano nel Popolo della Libertà. Come sai siamo entrati determinati e convinti nella nuova formazione politica certi di poter costruire con te il grande partito dei moderati italiani. Tale percorso è coinciso con un favorevole momento elettorale che sta garantendo al Paese un governo capace di risolvere i problemi dei cittadini, anche grazie alla tua leadership e alla tua ineguagliabile 'politica del fare'. Il Popolo della Libertà deve conservare però la sua natura di partito del pensare, allenato alla discussione, avendo come priorità una solida e visibile democrazia interna. A tal fine riteniamo che sarebbe opportuno un patto di consultazione permanente tra te e il cofondatore del Popolo delle Libertà Gianfranco Fini, al quale siamo politicamente e personalmente legati e con cui siamo entrati nel Pdl e in Parlamento. Riteniamo inoltre opportuno segnalarti la necessità di tenere dei vertici di maggioranza che coinvolgano tutto il Pdl, evitando la sensazione che dalle cene del lunedì venga fuori la linea dell’esecutivo e che questa sia di fatto condizionata dalla Lega a scapito del nostro partito. C’è infine la necessità di strutturare il Pdl come un vero e proprio partito, a livello centrale e territoriale, facendo funzionare gli organi previsti dallo Statuto con periodicità e trovando in quella sede le soluzioni tra le varie posizioni di partenza su questioni a volte anche delicate che riguardano la coscienza dei singoli. Ti sottoponiamo per ultima una questione non politica ma a nostro giudizio pericolosa e incomprensibile per gli effetti che produce. Ci riferiamo alle reiterate affermazioni offensive e calunniose de Il Giornale diretto da Vittorio Feltri nei confronti di Fini.

Ferma restando la nostra convinzione sull’irreversibilità del bipolarismo e sull’impossibilità per chi come noi viene da An di prefigurare scenari di tipo diversi slegati dal Pdl e dalla tua leadership, ti preghiamo di intervenire quanto prima per evitare che tali problematiche possano causare un corto circuito interno al nuovo partito".

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