Ex pugile campione del mondo in manette: faceva il picchiatore per conto degli usurai

Da campione del mondo di boxe a usuraio. È la storia di Mauro Galvano, campione del mondo dei super medi versione Wbc, dal ’90 al ’92, finito in manette la notte scorsa al termine di un’operazione condotta dai carabinieri del gruppo di Ostia. Galvano, originario di Fiumicino, si era ritirato dal pugilato professionistico nel 1997. Secondo quanto accertato dagli investigatori, faceva parte di una banda di usurai che taglieggiava commercianti e piccoli imprenditori in difficoltà tra Roma e provincia. Con interessi che arrivavano fino al 70% al mese.
Oltre all’arresto di Galvano, sono scattati i domiciliari per altre quattro persone tra cui un carabiniere che prestava servizio a Fiumicino, amico dell’ex pugile: che dovrà rispondere di rivelazione di atti d’ufficio.
L’inchiesta è partita dopo la denuncia presentata ai militari da un commerciante di Acilia. Gli investigatori hanno accertato finora nove vittime mentre si sta indagando su altri dieci episodi. L’ex pugile, secondo gli investigatori, aveva il ruolo di minacciare e aggredire le vittime per indurle a pagare la rata dei prestiti. Sono state accertate diverse aggressioni e intimidazioni che l’ex campione del mondo avrebbe messo in atto ai danni dei debitori in difficoltà.


L’ordinanza di custodia cautelare ha riguardato anche Augusto Mascitti, di 60 anni, ritenuto uno dei finanziatori, Bogdan Neavu, romeno di 26 anni, che si sarebbe occupato delle spedizioni punitive, e Fabrizio Fantini, 50 anni, che avrebbe avuto il compito di riciclare il denaro guadagnato.

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