Facevano il pieno con carte clonate

Faceva il pieno nei distributori self-service con le carte clonate. E così, da un’indagine nata su una truffa solo all’apparenza di poco conto, gli uomini della Guardia di Finanza di Ostia hanno scoperto e arrestato due abilissimi falsari. Cosmin Marinesco Ionut, di 24 anni, e Oana Vinchila, 27 anni, cittadini romeni, avevano messo in piedi sul litorale una centrale per la clonazione di carte emesse dai principali istituti di credito: American Express, Visa, Master Card, Diners, CartaSì. «Le indagini sono partite da una serie di truffe in cui era coinvolto un italiano - spiega il capitano Augusto Dell’Aquila, comandante del gruppo Ostia delle Fiamme Gialle -. L’uomo, sempre a orari in cui i distributori erano chiusi, si riforniva di benzina inserendo nel dispositivo di lettura carte clonate, con codici sottratti a ignari clienti». Controlli incrociati, intercettazioni telefoniche e persino pedinamenti, alla fine, portano ai fornitori di carte «duplicate», la coppia di romeni, esperta di elettronica e software. L’altra sera il blitz quando ai due si avvicina un altro cliente, un cittadino marocchino, il 31enne Rease Mahid, pronto a sborsare centinaia di euro pur di impossessarsi di una decina di carte appena clonate e pronte all’uso. «Un sistema ben collaudato purtroppo - continuano i finanzieri di Ostia -. In pratica i truffatori “captano” i codici pin delle loro vittime mediante micro-camere nascoste all’interno o vicino gli sportelli bancomat. Poi li clonano su carte di credito vergini per mezzo di macchinari particolari, gli “skimmer”.

In pratica un apparecchio dalle dimensioni di un pacchetto di sigarette che decodifica il codice segreto e i dati caratteristici delle bande magnetiche delle credit card, li memorizza e ne consente il trasferimento su computer per la successiva riproduzione».

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