Sta per cominciare finalmente la stagione delle ciliegie sui banchi dei mercati romani. Un frutto molto amato, simbolo della primavera avanzata, ma che in questo primo scorcio della stagione aveva fatto disperare gli appassionati per i contenuti zuccherini insoddisfacenti ma soprattutto per i prezzi elevati. Secondo i rilevamenti dellUfficio studi del Centro agroalimentare di Roma nella prima quindicina di maggio infatti un chilo della varietà Bigarreau costava 7,30 euro allingrosso e un chilo di Bigarreau italiane 5,83 euro, molto di più rispetto allo stesso periodo del 2006. Ma in questi giorni nei padiglioni del Car si riscontrano incoraggianti ribassi, con prezzi dai 3 ai 4,50 euro al chilo. E, secondo i grossisti, i prezzi sono destinati a scendere ancora. «Possiamo dichiararci ottimisti sullandamento di mercato delle ciliegie - dice Enzo Desiderio, presidente dei grossisti della Fedagro di Roma - che questanno si stanno rivelando di qualità davvero eccezionale come si prevedeva. Se nei primi giorni di maggio la produzione più precoce ci ha un po deluso, attualmente questo prodotto ci sta dando belle soddisfazioni».
Con raccolte un po dappertutto, dal Reatino alla Tuscia e dalla Sabina romana fino ai Castelli Romani, il Lazio è una delle regioni italiane con una produzione qualitativamente e quantitativamente migliore. Tra le varietà laziali più amate, le Bigarreau di provenienza sabina (Palombara, Marcellina, Moricone), le pallide Ravenna e le varietà Durone, Ferrovia, Giorgia, Sandre, Marostegane, Graffione, Roana, Van e Ulster.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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