Sono figli-padroni, aggressivi e senza unidea del futuro i bambini e gli adolescenti italiani. Si confermano a proprio agio con le tecnologie, tanto da insegnare ai loro padri come usarle, sia che riguardi Internet, YouTube o lmp3. È questa la sintesi dellottavo rapporto annuale di Eurispes-Telefono azzurro sullinfanzia e ladolescenza. Il rapporto denuncia, in particolare, la crisi del ruolo dei genitori che sono sempre più permissivi, temono le reazioni dei figli, li accontentano per evitare conflitti, ma così facendo li rendono insicuri e senza punti di riferimento.
È la «pedofobia». I ruoli si invertono. I figli non hanno regole e non hanno così unidea del futuro. I genitori passano meno tempo in famiglia troppo presi dal lavoro e dallo stress. Le difficoltà economiche pesano, tantè vero che sempre più genitori sono alla ricerca del secondo e terzo lavoro.
Sono molti gli adolescenti che dichiarano di subire provocazioni e prese in giro (35,6%), offese (25,8%), brutti scherzi (19,1%). Cè una deriva «cyber-bullying» che prende forma, in modo del tutto anonimo, nellinvio di sms ed e-mail oppure nella creazione di nuovi siti o anche nella diffusione di foto o di filmati compromettenti sulla rete.
Dilaga lo «shottino» prima delle discoteche. È lo «sparo» che consiste nellassunzione di un superalcolico puro, i giovani arrivano così già ubriachi sulle piste da ballo. E fra gli adolescenti aumenta il sesso occasionale. Nel 2002, il 17,4% non aveva mai avuto un rapporto occasionale, nel 2007 questa percentuale è scesa al 7,7%.
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