È il nipote di Jas Gawronski, europarlamentare di Forza Italia già portavoce di Silvio Berlusconi. «Ma noi siamo lala sinistra della famiglia» dice di sé e dei suoi parenti Piergiorgio Gawronski, sfidante di Walter Veltroni alla guida del Partito democratico. A correre nei collegi lombardi è tutta la sua schiatta: oltre a lui, cinquantenne consulente economico di Romano Prodi, il fratello Giovanni, la nipote Matilde e il cugino Nicodemo. Si sono messi in quattro, tutti con lo stesso cognome, a sfidare Veltroni, Bindi e Letta. Ma il leader di casa è lui: «Con mio zio Jas ho buoni rapporti, in estate scaliamo insieme le Dolomiti e mi dà anche qualche consiglio politico, anche se la pensiamo diversamente». Un partito a conduzione familiare? «Sono stato costretto a candidare i parenti perché a Milano la lista di un avversario ci ha sottratto i nostri candidati e abbiamo dovuto rimediare allultimo momento.
La Casta sta cercando di impedirmi di competere» attacca Gawronski, convinto che il suo fine giustifichi i mezzi.Il programma è straordinariamente simile a quello di Beppe Grillo. «Le colpe sono a destra e a sinistra. Vogliamo (...)
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