Erika Falone
Non sembra più lo stesso il sottopassaggio che collega Corso Europa a via Antica Romana di Quinto. Era buio, sporco e portava su suoi muri chiari i segni di atti vandalici. Da oggi, invece, si veste di nuovi colori, grazie ai pannelli pittorici eseguiti dagli alunni del liceo artistico Paul Klee e della scuola media Durazzo.
I ragazzi, coordinati dai professori, hanno dato il meglio di loro interpretando liberamente il tema «il paesaggio fantastico». Un intero anno di lavoro, che ha visto la sua conclusione ufficiale ieri mattina con l'inaugurazione del sottopasso. Una cerimonia durante la quale gli insegnati hanno fatto non poca fatica a trattenere l'entusiasmo degli allievi che si aggiravano festosi tra i diciassette pannelli di legno che loro, proprio loro, hanno creato.
Colori forti, immagini frutto di una fantasia fervida e attiva come solo quella dei ragazzi può essere. Ricorrente fra i soggetti trattati soprattutto il mare, tra pesci, navi e anche la Lanterna. Ma non mancano personaggi fantastici: sirene, animali da fiaba, un gatto con gli occhi fatti con uno specchio. Studenti del liceo e della scuola media hanno così lavorato gomito a gomito sui pannelli di legno, confrontandosi con due tecniche molto diverse tra loro: il mosaico e il dipinto con colori acrilici.
Ai complimenti per l'impegno dei ragazzi, durante l'inaugurazione, si sono aggiunti quelli per il lavoro svolto dai professori che sono riusciti a conciliare l'iniziativa con le esigenze e le scadenze del programma scolastico.
Non è la prima volta che il Paul Klee si impegna nella riqualificazione di spazi cittadini. Molti sottopassi (come quelli di piazza Corvetto, per esempio), sono già stati negli anni affrescati da alunni del liceo artistico.
Ma al murales, questa volta, si sono preferiti i pannelli. «Abbiamo puntato più che altro sulla praticità - afferma la professoressa Bruzzone, che ha coordinato gli studenti della media Durazzo -. Lavorando durante la stagione invernale, ci sembrava assurdo far stare i ragazzi per tante ore all'aperto». Non nega però la scelta estetica: «Il risultato - continua - è molto più scenografico dei classici dipinti su muro».
L'iniziativa non vuole essere solo strettamente didattica, ma si inserisce in un progetto di educazione di più ampio respiro. «Dare ai ragazzi la possibilità di confrontarsi con spazi pubblici - spiega la professoressa Bruzzone - , significa anche insegnare loro l'amore e il rispetto per quest'ultimi». Sì, perché adesso il fantasma che spaventa tutti è quello dei vandalismi. Il sottopassaggio rimane sempre aperto, giorno e notte. E i pannelli rischiano di essere facili prede di scarabocchi, righe e quant'altro.
Quel che è certo è che adesso l'attraversamento sotterraneo di corso Europa somiglia di più a una «galleria». D'arte, ovviamente.
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