Farà il consulente Il primo colpo è l’arrivo di Conte

BolognaNon farà il suo ingresso dalla porta principale, ma Luciano Moggi è pronto per tornare nel calcio che conta. Le voci che da giorni lo accostavano al Bologna Fc, di proprietà della famiglia Menarini, hanno trovato riscontro. Ed è stato proprio il diretto interessato a confermarlo, raggiunto dall’agenzia Italpress mentre si trovava a Napoli, impegnato in un’udienza del tribunale campano sullo scandalo di Calciopoli. «Mi sono semplicemente dato da fare, un paio di mesi fa, per aiutare la presidenza Menarini a trovare nuovi soci per il Bologna – dichiara Moggi -, ma per quello che mi riguarda non ho un interesse diretto all’acquisto di azioni della società rossoblù, ma è evidente che, nel caso di ingresso dei nuovi soci da me segnalati, rivestirei opportunamente il ruolo di consulente».
Di sicuro non potrà ricoprire nessuna carica ufficiale, considerando che su di lui incombe l’inibizione per 5 anni inflittagli dalla giustizia sportiva, che decadrà nel 2011. Ma per Moggi si prospetta il ruolo di consulente particolare della famiglia Menarini. Ieri il rendez vous in città per definire i dettagli, dopo l’ultimo incontro di giovedì scorso a Roma con la dirigenza rossoblù. La conferma ufficiale si avrà oggi, quando alle 11, al centro tecnico di Casteldebole, si squarcerà il velo sulla misteriosa cordata di imprenditori che l’ex dg della Juventus ha portato in dote al Bologna. Per ora è mistero, ma è probabile che i nuovi soci rileveranno il 40% delle quote del club. Ma presto potrebbero diventarne gli azionisti di maggioranza: entro un anno, si mormora, addirittura sarebbe questione di mesi. Si vedrà, mentre una prima sorpresa potrebbe arrivare stamattina, con Francesca Menarini pronta a lasciare la carica di presidente. Il rischio è che ci possa essere anche una rivoluzione tecnica: via il ds Fabrizio Salvatori, al suo posto si parla del suo omologo Franco Ceravolo, fedelissimo di Moggi, già ds del Livorno. Traballa pure la panchina di Giuseppe Papadopulo, che potrebbe essere rimpiazzato da Antonio Conte, fresco di divorzio dal Bari neopromosso.
L’epocale cambiamento che s’annuncia in città non sembra però entusiasmare la piazza. Perché per i tifosi Moggi è ritenuto il principale responsabile della retrocessione del Bologna in B nel 2005. E già sul web infuria la protesta: molti fra i tifosi non lo vogliono, e domani, quando i gruppi della curva “Andrea Costa” si riuniranno per decidere il da farsi, non è escluso che optino per la contestazione. Ma la massima disapprovazione è arrivata da Giuseppe Gazzoni Frascara, il grande accusatore di Moggi al processo di Calciopoli, che di quel Bologna era il presidente: «Non ci voglio credere», è stato il suo laconico commento. Pure l’ex sindaco Giorgio Guazzaloca, in un dichiarazione diffusa in mattinata, ha detto di essere «sconcertato» dalle notizie sul possibile arrivo di Luciano Moggi al Bologna. «Un’ipotesi – ha proseguito - che se si avverasse umilierebbe la nostra città».

Laconico, ma stringente, il commento del presidente della Figc e commissario straordinario della Lega Calcio Giancarlo Abete: «Chi opera nel sistema sportivo si deve riconoscere nelle decisioni degli organi di giustizia sportiva». Ma Moggi tornerà, con buona pace dello squalifica di Calciopoli.

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