Farah, ucciso parà. Il premier: "Impegno resta"

Bomba sugli italiani: il primo Lince della colonna è saltato in aria. Morto il primo caporal maggiore Alessandro Di Lisio. Tre feriti fuori pericolo. Il cordoglio del Papa. Napolitano e Berlusconi: "L'impegno resta". Obama: "Cerchiamo strategia d'uscita"

Farah, ucciso parà. Il premier: "Impegno resta"

Farah - Continua la scia di sangue italiano in Afghanistan. Un paracadutista è rimasto ucciso e alri tre sono stati feriti in un attentato contro una pattuglia. Secondo fonti militari, questa mattina a circa 50 chilometri a nord-est di Farah una pattuglia di paracadutisti della Folgore e del primo reggimento Bersaglieri è stata attaccata con un ordigno posizionato lungo la strada. Nell’esplosione, che ha coinvolto il primo mezzo, sono rimasti feriti tre parà mentre un quarto è deceduto per le ferite riportate subito dopo essere stato trasportato all’ospedale militare di Farah. Dei feriti due sono ancora in gravi condizioni, l'altro ha un braccio rotto. Ma "tutti e tre i soldati feriti sono fuori pericolo" ha detto il colonnello Massimo Fogari, portavoce del capo di stato maggiore della Difesa. 

L'attacco Il mezzo investito dall’esplosione, un Lince, era il primo del convoglio. La pattuglia era impegnata in un’attività di bonifica da ordigni esplosivi. Secondo quanto si è appreso, infatti, si trattava di un team specializzato nella "ripulitura" degli itinerari che vengono successivamente percorsi da convogli militari. La pattuglia in questione, sempre secondo quanto è stato possibile apprendere, era composta da due blindati Lince e da un Coguar, un altro mezzo con particolari protezioni antimina. Nonostante l’affidabilità dei mezzi, però, l’esplosione è stata violentissima e per uno degli occupanti non c’è stato niente da fare. A saltare in aria è stato un Ied, cioè un ordigno esplosivo improvvisato, che secondo i primi accertamenti era particolarmente potente.

La vittima Il militare italiano morto oggi in Afghanistan è il primo caporal maggiore Alessandro Di Lisio, di Campobasso. Era nato il 15 maggio 1984 e si trovava in missione in Afghanistan da quattro mesi. Di Lisio, arruolato nel Genio specialità paracadutisti nel 2004, era alla sua prima missione in Afghanistan. A dare la notizia ai familiari è stato il capo di Stato maggiore dell’esercito. "Il comando è in attesa di ulteriori notizie sulle condizioni dei tre feriti che comunque non sono in pericolo di vita". Le loro generalità saranno rese note dopo che saranno state avvisate le famiglie.

Il padre "Non posso crederci, non è vero, forse è uno scherzo?". Così Nunzio Di Lisio, il padre del militare morto oggi, si è rivolto al sindaco di Oratino Orlando Iannotti che, subito dopo aver appreso la notizia, si è recato nell’abitazione del militare deceduto.

L'inchiesta La procura di Roma ha aperto un fascicolo di inchiesta sulla morte di un militare italiano e il ferimento di tre parà nell’esplosione di un ordigno che ha colpito il mezzo su cui transitavano a circa 50 chilometri da Farah in Afghanistan. Omicidio, tentato omicidio e attentato per finalità terroristiche sono i reati per i quali la procura procede.  

Obama: "Cercare via d'uscita" Il presidente americano Barack Obama ha detto oggi che "tutti noi desideriamo una efficace strategia d’uscita dall’Afghanistan". Il presidente Obama ha fatto le sue dichiarazioni durante un incontro alla Casa Bianca col premier olandese Jan Peter Balkenende. "Tutti noi cerchiamo una strategia d’uscita efficace dove sempre più l’esercito dell’Afghanistan, la polizia dell’Afghanistan, i tribunali dell’Afghanistan e il governo dell’Afghanistan stanno assumendo responsabilità sempre maggiori per la tutela della loro difesa" ha detto Obama. "Se avremo elezioni di successo in settembre e se continueremo nell’addestramento delle forze di sicurezza dell’Afghanistan e se avremo un approccio più efficace allo sviluppo economico - ha detto oggi Obama - allora la mia speranza è che riusciremo ad avviare la transizione in una fase differente dell’Afghanistan".

Dolore del Papa La notizia della morte dei militari è giunta in Val d’Aosta a Les Combes di Introd dove Benedetto XVI soggiorna per un periodo di vacanze estive. Profondamente addolorato il pontefice ha assicurato una preghiera per i cari della vittima. 

Napolitano: "Dolore, ma l'impegno resta" Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha espresso "dolore per la perdita di un soldato italiano in Afghanistan e il ferimento di altri soldati" portando la propria "solidarietà ai familiari". Il capo dello Stato si è detto certo che ci sia una "larga comprensione e condivisione nell’opinione pubblica italiana per quel che riguarda la necessità di portare avanti l’impegno in Afghanistan, insieme alla comunità internazionale nell’interesse di ciascun paese, che è sempre esposto ai colpi del terrorismo internazionale e lo sarà finchè non saremo riusciti a sradicare alcune centrali e a rimuovere alcune cause".

Berlusconi: "Cordoglio" "Il presidente Berlusconi ha espresso il cordoglio suo personale e quello del governo, sottolineando al tempo stesso la necessità e l’importanza della missione di pace in Afghanistan per la stabilità di un’area strategica": lo afferma una nota di Palazzo Chigi nella quale si sottolinea che il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, "non appena appresa la notizia dell’attacco si è messo subito in contatto con il sottosegretario Gianni Letta a Palazzo Chigi".

La Russa: "Era il nostro peggior timore" "Il peggior timore che avevamo purtroppo si è verificato" ha detto il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, che invita a "un’ulteriore riflessione sui mezzi e sulle attrezzature" in dotazione al contingente italiano. La Russa, che è appena giunto in Algeria per una visita ufficiale, ha espresso "massimo cordoglio e massima vicinanza alla famiglia del ragazzo ucciso e ai tre feriti. Questo - ha aggiunto parlando con i giornalisti al seguito - è il peggior timore che avevamo e che personalmente avevo: cioè che potesse aumentare a dismisura la potenza degli ordigni esplosivi, in modo da provocare danni anche ai soldati all’interno dei Lince, mezzi blindati che si sono rivelati finora molto efficaci". Questo attentato, ha aggiunto il ministro, "impone un’ulteriore riflessione sui mezzi e sulle attrezzature e conferma la pericolosità di questa fase, che ha visto perdite umane tra gli alleati e ora anche tra gli italiani".

Fini: "Governo riferirà alla Camera" Intanto il presidente della Camera, Gianfranco Fini, fa sapere che il governo "riferirà all’Aula non appena sarà in condizioni di fornire più precise notizie. Ho il triste dovere - ha detto Fini giunto nell’emiciclo per dare personalmente la brutta notizia durante lo svolgimento di interpellanze urgenti - di confermare la notizia dell’avvenuto decesso di un militare italiano in Afghanistan. Da una prima ricostruzione dei fatti, una pattuglia di militari italiani della Folgore e del primo reggimento Bersaglieri a 50 Km da Farah è stata vittima di un attentato e il veicolo è stato colpito da un’esplosione. Un militare è morto e tre sono stati feriti".

Il generale Bertolini: "Attacco all'Isaf" L’attentato "non è stato contro le unità italiane in quanto tali ma contro le forze della Nato in generale". È quanto ha spiegato il generale Marco Bertolini, capo di Stato maggiore di Isaf. "Lo dimostrano le numerose perdite subite da altri contingenti negli ultimi giorni con lo specifico riferimento alla vicina provincia di Helmand", ha precisato il generale. Il sacrificio del primo caporalmaggiore Di Lisio e il ferimento dei suoi tre commilitoni "conferma, semmai ce ne fosse stato bisogno, l’estrema delicatezza e pericolosità dell’area nella quale i nostri soldati sono da tempo impegnati". I militari italiani in Afghanistan "stanno combattendo una lotta dura a supporto delle autorità afgane" che sta avendo luogo sia "mediante attività operativa sul territorio, come quella in questione" di bonifica delle strade, in cui ha perso la vita il militare italiano, "sia mediante l’addestramento dell’esercito afgano in modo che quanto prima esso possa farsi carico autonomamente della sicurezza del Paese".

In questo contesto, ha ricordato Bertolini, "l’esercito italiano sta da anni impegnando oltre 230 consiglieri militari con compito di supportare le nuove unità afgane. A tutto ciò bisogna aggiungere 40 carabinieri e finanzieri impegnati nell’addestramento della polizia afgana".

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