Il lusso è più che mai protagonista: sui mercati internazionali - dove Lvmh ed Hermès si battono  a colpi di acquisti e plusvalenze - e nella capitale della moda, Milano. In via Montenapoleone -  e dove, se no? - riapre i battenti Faraone, un nome storico della gioielleria: correva infatti  l'anno 1945 quando Raffaele Faraone, abilissimo venditore e raffinato conoscitore del gusto  delle élite, apriva il primo negozio a Milano. Nel 1960, al culmine del boom economico, al  fondatore subentra la famiglia Settepassi, da quattrocento anni orafi e gioiellieri fiorentini:  nel negozio di via Montenapoleone passano in quegli anni tutte le famiglie dell'aristocrazia e  della grande borghesia italiana. 
Poi,la Milano da bere e il minimalismo degli anni Novanta: i gusti cambiano e nel 2000, dopo la  coesistenza per qualche anno con l'insegna di Tiffany, - una griffe, un mito, da Audrey Hepburn  in poi - lo storico negozio chiude. Ma come la Fenice, rinasce dalle ceneri: proprio grazie al  manager che ha guidato l'espansione di Tiffany in Italia e in Europa, Cesare Settepassi, tra i  primi a comprendere l'importanza di creare un legame indissolubile tra la gioielleria, la moda e  il prêt-à -porter.
Faraone, riapre la gioielleria che ha fatto brillare l'Italia del boom
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