A Roma le coabitazioni fanno tendenza e soprattutto comodo. Tanto da costringere 19 romani su 100 (addirittura 48 su 100 tra gli under 35) a dividere lappartamento. Lo attesta una ricerca dellassociazione consumatori Adoc, secondo la quale con la coabitazione si creano grandi non-famiglie a geometria variabile. Lobiettivo delle persone che vanno a vivere con amici/amiche, colleghi ma anche fratelli o sorelle, è risparmiare quanto più possibile (è di ieri uno studio Gabetti che dimostra quanto gli affitti a Roma siano i più cari) garantendosi anche lindipendenza materiale dal nucleo familiare dorigine. Un fenomeno che, fa notare Adoc, fino al 1998 interessava solo il 25 per cento dei giovani sotto i 35 anni, e riguardava appena il 9 per cento della popolazione complessiva romana. «Va detto - sottolineano dallAdoc - anche che questo fenomeno della coabitazione è cresciuto anche per linurbamento a Roma di molti immigrati (studenti, ma anche occupati come badanti, nella edilizia e nella ristorazione), che a Roma ormai raggiungono un quinto (ufficialmente) della popolazione complessiva residente».
Attraverso una serie di interviste a campione, lAdoc ha anche tracciato qualche identikit di persone che cercano una casa da coabitare. «Il tipo più intraprendente è giovane, già studente fuorisede che intende restare a vivere lontano da casa. Con lesperienza ha anche imparato ad affittare una casa molto più grande rispetto alle sue esigenze e subaffitta le altre stanze per ricavare il quantum giusto per ridurre drasticamente le proprie spese. Tra unentrata e laltra raggiunge i 1400 euro. Ne spende 300 al mese per spostamenti, 400 per mangiare e per la casa. Le spese generali vengono ammortizzate ma non eliminate con vari espedienti. Ne risulta una spesa fissa che comunque non è inferiore ai 300 euro. Gli restano 400 euro che vengono spesi per abbigliamento, vacanze, uscite con gli amici piccoli comfort». Il secondo identikit è del precario. «Spesso ancora studente ma non più giovanissimo. Comincia ad avvicinarsi ai 30 anni. Cambia casa ogni 2 anni. Non ha praticamente mai smesso di fare la vita dello studente e riceve ancora aiuti dalla famiglia dorigine. La retribuzione è intorno ai 900 Euro con contratti a progetto o presso call-center. Arriva a mettere insieme 1200 euro. Laffitto e le spese generali per lui valgono 600 euro. Per il resto stringe la cinghia. Ma senza laiuto da casa è perduto. Esistono anche casi meno drammatici ma il succo resta lo stesso.
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