Medicina

Farmaci italiani contro la malaria

Un farmaco italiano combatterà la malaria. È già stato concluso un accordo dalla azienda farmaceutica italiana Sigma-Tau (2514 addetti, di cui 400 ricercatori, presente in Europa, Usa e Africa) con Pfizer, prima industria farmaceutica al mondo, per la commercializzazione in Africa dell'antimalarico Eurartesim, nuova terapia combinata a base di artemisinina (Act) più piperachina a dose fissa. Il farmaco, in fase III di studio, indicato per il trattamento delle forme non complicate di malaria da Plasmodium falciparum in adulti e bambini si è rivelato capace anche di ridurre le possibilità di contrarre nuovamente questa malattia che ancora oggi rappresenta un grave pericolo per il 40 % della popolazione mondiale e che ogni anno colpisce 550 milioni di persone, provocando la morte in 1,5-2 milioni di persone, in maggioranza bambini dell’Africa sub-sahariana. Le terapie a base di combinazione con artemisinina, ritenute tra gli strumenti più innovativi ed efficaci per il trattamento di questa malattia, rappresentano dunque una grossa speranza per la lotta futura alla malaria nei circa cento Paesi dell’Asia, Africa, Centro e Sud America dove è endemica e dove vi sono popolazioni a rischio.
«Esportare in Africa farmaci italiani ed essere presenti in quei Paesi con aziende farmaceutiche e laboratori di ricerca come da anni avviene in Sudan è una dimostrazione concreta di grande solidarietà», ha precisato Claudio Cavazza, presidente di Sigma-Tau, da anni esponente di primo piano del mondo imprenditoriale italiano. «La reale partecipazione ai gravi problemi sanitari presenti nella maggior parte dei Paesi africani, significa - aggiunge Cavazza - occuparsi dei più deboli, creare fratellanza e unire i popoli. Combattere efficacemente la malaria consente di salvare intere popolazioni africane. L’Italia può esportare anche salute e contribuire a missioni di grande umanità. Proprio per questo è indispensabile un sostegno concreto alle aziende che fanno ricerca attraverso la detassazione degli utili reinvestiti». Una battaglia che il cavaliere del lavoro Claudio Cavazza conduce dagli anni Ottanta.
La domanda di registrazione di Eurartesim, sviluppato congiuntamente dall'organizzazione Medicines for Malaria Venture (una associazione finanziata dalla Fondazione Melinda-Bill Gates, università di Oxford e Sigma-Tau, sarà presentata all'Agenzia europea del farmaco (Emea) e all'americana Food and Drug Administration tra pochi mesi. L'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) raccomanda che tutte le forme non complicate di malaria vengano trattate utilizzando la terapia Act. Questo tipo di intervento mira a ridurre la resistenza ai farmaci che si è manifestata nei confronti delle monoterapie usate in passato, quali la clorochina, oggi inutili in diverse parti del mondo.
«Pfizer è entusiasta della collaborazione con Sigma-Tau», ha affermato Jean-Michel Halfon, president e general manager Emerging markets di Pfizer. «Il trattamento efficace della malaria, malattia prevenibile e curabile, è una necessità per i pazienti in molti paesi dell'Africa e in tutto il mondo».
Secondo i termini dell'accordo, Pfizer e Sigma-Tau garantiranno l'accesso al nuovo farmaco in Africa, in particolare Pfizer commercializzerà il medicinale nel settore pubblico e privato, mentre Sigma Tau sarà responsabile del settore istituzionale.
«Unendo le nostre risorse ed esperienze siamo certi di poter affrontare in maniera efficace una delle più grandi minacce alla salute pubblica di tutti i tempi», commenta Ugo Di Francesco, vice president e Ceo di Sigma-Tau. «Durante il secolo scorso e fino al 1964, anno in cui è stato registrato l'ultimo caso in Italia, il nostro Paese ha combattuto e, infine, vinto la battaglia contro questa malattia. Del resto - sottolinea ancora Di Francesco - malaria è una parola italiana. Ci piace pensare che grazie allo sviluppo di nuove terapie efficaci come Eurartesim - conclude - si possano raggiungere gli stessi risultati in Paesi, specialmente in Africa, dove la malattia continua a essere endemica».
«Attualmente, terapie Act di qualità sono praticamente inesistenti nel mercato privato in Africa, dove molte persone assumono farmaci anti-malaria», afferma Chris Hentschel, Ceo e presidente di Medicines for Malaria Venture.
«L'alleanza tra Pfizer e Sigma-Tau ha la possibilità di cambiare le cose e portare questo farmaco salvavita a coloro che ne hanno bisogno. In qualità di co-sviluppatori del farmaco - conclude - siamo lieti di questa alleanza perché la misura del nostro successo dipenderà da quante vite potremo salvare». L’Organizzazione mondiale della sanità ha varato un piano (Roll Back Malaria) che ha come obiettivo entro il 2010 la riduzione del 50% dell'incidenza della malaria.

Nel passato sono state vittime illustri di questa patologia: Alessandro Magno, Sant’Agostino, Dante Alighieri, Oliver Cromwell e Fausto Coppi.

Commenti