Stranezze del prontuario medico regionale o soltanto spreco? Il caso riguarda un medicinale per il trattamento del tumore alla prostata: il «bicalutamide», questo il nome della molecola, è un farmaco di sintesi che appartiene alla classe degli anti-androgeni non steroidei. Tanti i nomi commerciali con cui viene venduto, loriginale è «Casodex». Nel caso di farmaco generico con la stessa molecola, un nome con cui viene commercializzato è il «Bikalutamide Ikma». Questultimo, in Liguria, diversamente dal «Casodex», è mutuabile e ai malati di carcinoma alla prostata viene dato gratis. Eppure costa parecchio, visto che una confezione da 28 compresse, da assumere una volta al giorno, costa 296 euro. La Regione lo paga per intero, se ne fa carico. Fin qui tutto bene. Se non fosse che il farmaco «originale», il «Casodex» costa meno della metà: la confezione da 28 compresse ha un prezzo di 130,68 euro. Ma non è mutuabile, i pazienti se la devono pagare.
«Il medico mi ha detto che la differenza fra i due farmaci è soltanto negli eccipienti, non certo nella sostanza» dice un paziente che ha notato il divario di prezzo andando in farmacia. «Non capisco perché la Regione paghi tali cifre per un farmaco generico, visto che potrebbe avere loriginale a meno della metà del prezzo».
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