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Il fascino del nuovo dandy? Avrà uno stile da rockettaro

Nelle collezioni di Armani e Cavalli tanto colore, stampe e perfino le catene. Ma sempre da portare con classe. Ferragamo si ispira a Picasso, Moncler si mette in bici: ecco il giro d'Italia sartoriale

Il fascino del nuovo dandy?  
Avrà uno stile da rockettaro

Milano - «Questa è una collezione da ganzo» dice Daniele Cavalli 24 anni, braccio destro del padre Roberto nel progettare la moda maschile della griffe che ha cominciato le celebrazioni del quarantesimo anniversario con la sfilata-evento di ieri sera a Milano.
I festeggiamenti si concluderanno il prossimo settembre con un grande party a Parigi, la città in cui lo stilista decise di fondare un marchio proprio invece di limitarsi a vendere le sue stupefacenti pelli stampate alle grandi firme tipo Hermès. C'è tutto questo e molto di più nello sguardo compiaciuto che Cavalli lancia al figlio quando gli sente usare quel termine, ganzo, così fiorentino anche se inappropriato per descrivere un mood così sofisticato: l'evoluzione della specie del rockettaro nell'attuale uomo dei sogni di signore, signorine e non solo loro. C'è un uso del colore magistrale che prevede una stupenda camicia rosa bouganville sotto al magnifico completo in suede blu copiativo, i bordi in coccodrillo cioccolato sul giubbotto sportivo di camoscio lampone, il bianco al posto del jeans, il blu invece del nero e quest'ultimo che si accende di bagliori iridescenti per la sera.
Le stampe diventano un nuovo accessorio maschile, provengono dalle foto che Roberto ha scattato durante un viaggio in Indonesia oppure sono i classici motivi animalier in chiave grafica. Molte le giacche doppiopetto dalle spalle ben insellate e il punto vita segnato, poche le gag tra cui l'idea del pigiama usato sopra alla camicia che fa dire al padre «Almeno ti vesti e vai subito a letto», mentre il figlio tenta di spiegare le sue raffinate scelte per la colonna sonora. «La musica chiude il cerchio di una sfilata» dice da sempre Giorgio Armani e infatti lo show della collezione Emporio per la prossima estate si conclude con una spettacolare trasposizione in passerella del video Alejandro di Lady Gaga, sapiente mix tra sesso, religione e trash girato dal fotografo americano Steven Klein. Lo stilista-imprenditore ha collaborato per i costumi del balletto ricavandone un'idea di moda semplicemente geniale: quel che i giovani amano portare nei loro momenti di divertimento.
Certo sembra strano vedere su una passerella di Armani dei leggins sotto ai bermuda, gli occhi truccati di nero, le catene fetish trasformate in cinture e un’aria da cattivissimo, ai confini dell’estetica nazista. «Ogni tanto bisogna uscire dai propri binari per far capire che sai seguire il mondo: Lady Gaga è un fenomeno molto interessante, ha qualcosa di veramente felino» risponde Armani.
Completamente diversa, ma in ogni caso splendida, la collezione di Bottega Veneta disegnata da Tomas Maier è il massimo dell'espressione con il minimo dei gesti. Per le occasioni formali basta un completo fatto da un patchwork di tessuti da pantaloni «chinos», mentre per il tempo libero è sufficiente il bermuda verde militare tagliato da dio e cucito ancor meglio, la T-shirt in tinta di piquet tecnico, una preziosa borsa a bandoliera e i sandali da frate. Comunque sia in questa collezione come in Albino Deuxieme che segna il debutto di Albino D'Amato nella moda maschile c'è lo spirito del tempo che stiamo vivendo.

L'idea del guardaroba da città così leggero e accattivante che in un minuto lo puoi mettere nella valigia per le vacanze è un punto d'arrivo in un mondo che balla alla musica ossessiva del lavoro.

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