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Fazio: nelle sale operatorie rispettate le procedure di sicurezza internazionali

Il ministro della salute, Ferruccio Fazio, apre ad Arezzo il V Forum Risk Management della Sanità.Il 70 per cento delle strutture sanitarie ha risposto al questionario del ministero e il 90 per cento di queste adotta la check list prima, durante e dopo gli interventi chirurgici.

Malasanità,check list per la sicurezza in camera operatoria, biotestamento. Questi i temi principali affrontati dal ministro della Salute, Ferruccio Fazio, aprendo ad Arezzo il V Forum Risk Management in sanità, in programma fino al 26 novembre.
Dopo i recenti fatti di cronaca che hanno portato in primo piano la questione della sicurezza in camera operatoria Fazio ha più volte sottolineato la necessità di garantire la sicurezza attraverso la strutturazione di un sistema senza smagliature che riducesse a zero i rischi.
Prima di tutto secondo il ministro occorre individuare le cause dell'errore medico in modo da poter imparare da questo per garantire la sicurezza del paziente, mettendo in atto azioni preventive e procedure adeguate per ridurre il rischio clinico ed azzerare i casi di malasanità.
«É inaccettabile qualsiasi atto medico svolto in modo improprio con dolo, perchè si antepone il proprio interesse a quello della comunità. -avverte il ministro- Diverso è l'errore umano compiuto in buona fede, dovuto però molto spesso a trascuratezza e mancanza di procedure di controllo».
Attenzione alle visite affrettate ed alle diagnosi che guardano soltanto alla malattia ma non al malato.
«Io giudico un buon medico dal tempo che impiega a fare l'anamnesi del paziente. - dice Fazio- Per me occorre almeno mezz'ora, il tempo necessario per capire non solo cosa ha il paziente ma anche chi è». Non bisogna mai dimenticare, aggiunge il ministro, che «l'ammalato non è una cosa e neanche una semplice persona, è una persona malata e quindi una persona che ha ancora più bisogno di rapporto di calore e di contatto con chi vuole alleviargli le sofferenze».
Il ministro comunque è abbastanza soddisfatto del monitoraggio sulle sale operatorie partito nel luglio scorso. «Il 70 per cento delle strutture sanitarie ha risposto al questionario e il 90 per cento di queste adotta la check list prima, durante e dopo gli interventi chirurgici, nel rispetto delle migliori procedure di sicurezza» rende noto il ministro.
Fazio ricorda pure l'importanza del manuale presentato dal ministero lo scorso anno, dove vengono illustrate le linee guida e la check list (ovvero la procedura di sicurezza standardi), elaborate dall'Organizzazione mondiale della Sanità.
Fazio è intervenuto anche sulla questione del biotestamento ed in particolare riguardo alla recente polemica del governo con alcuni enti locali che avevano istituto registri comunali con le dichiarazioni di volontà di fine vita. Registri dichiarati privi di qualsiasi legittimità dal governo.

«La circolare dei ministeri del Welfare, Interno e Salute che non riconosce valore giuridico ai registri dei Comuni per il biotestamento è in linea con quanto indicato dalla Costituzione -sostiene Fazio- La nostra Carta non prevede che tematiche come quelle di fine vita possano essere decise in sede legislativa o con ordinanze da parte degli enti locali»

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