Federmeccanica dice «no» alle proposte dei sindacati

Ancora distanti le posizioni su aumenti salariali e orario di lavoro

Federmeccanica dice «no» alle proposte dei sindacati

da Milano

Fermi come un paracarro sulla richiesta dei 117 euro di aumento salariale, i sindacati dei metalmeccanici aprono sull’orario di lavoro, ma incassano il niet del direttore di Federmeccanica, Roberto Santarelli, che ieri ha detto di considerare «molto arretrate» le proposte contenute nel nuovo documento unitario presentato da Fiom, Fim e Uilm. Di fatto, la trattativa per il rinnovo del contratto di oltre 1,5 milioni di tute blu rimane in stallo. Nella serata di ieri, comunque, il confronto tra le parti è ripreso, seppur in delegazioni ristrette.
Dopo il sabato burrascoso, in cui avevano bollato come «irricevibili e inaccettabili» le offerte degli industriali, i sindacati si sono ieri rimessi al lavoro per mettere a punto una nuova piattaforma. I rappresentanti delle tre sigle si sono trovati d’accordo nel mantenere come punto fermo della vertenza la parte riguardante gli aumenti in busta paga: 117 euro lordi di ritocco in due anni, più altri 30 per quanti non usufruiscono del contratto integrativo. Federmeccanica, al contrario, non sembra disposta a superare il «tetto» dei 100 euro, più altri 5 euro di perequazione. Fiom, Fim e Uilm, inoltre, escludono la possibilità che i superminimi e i premi ad personam vengano assorbiti negli aumenti concessi con i rinnovi contrattuali.
Quanto alla parte relativa agli orari di lavoro, un altro dei nodi cruciali della vertenza, il documento propone di trasformare in straordinari maggiorati il mancato riposo compensativo previsto nei periodi di flessione produttiva. Inoltre, viene chiesto che al momento in cui l’azienda avanzi la richiesta di orario plurisettimanale, la trattativa con le Rsu si chiuda entro un tempo massimo di 10 giorni lavorativi. I sindacati, inoltre, propongono un sabato comandato in più a fronte della richiesta di Federmeccanica di due sabati, mentre per il Par (Permessi annui retribuiti), non si prevede nessuna modifica né monetizzazione.
Proposte che non sono piaciute agli industriali.

«Lavoriamo per l’accordo - ha sottolineato Santarelli - c’è stata una piccola battuta d’arresto con un passo indietro che è quello compiuto oggi (ieri, ndr) dai sindacati ma continuiamo a discutere con calma e pazienza in vista di un accordo. Sono più speranzoso che fiducioso - ha chiosato il manager di Federmeccanica - di concludere la trattativa entro martedì (domani, ndr)».

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