Felice Casson contro i predoni

Felice Casson, Lo Stato violato – Un magistrato scomodo nell’Italia delle congiure, Editore Il Cardo, 1994, cartonato, lire 16mila.
Recensione reperita in internet: «Vengono raccolti interventi del giudice Felice Casson su massoneria, Francesco Cossiga, i servizi segreti e le stragi, la criminalità e lo Stato, tangentopoli».
«Il problema non sorge quando il magistrato decide di darsi alla politica, ma quando il magistrato, divenuto onorevole o sindaco, dovesse tornare tra i ranghi dei giudici».
Estratto: «Continuo a ripetere che bisogna sì far pulizia e rigenerare la classe politica, ma altrettanto si deve fare con gli apparati dello Stato».
Pagina 8: «Volli partecipare ai funerali dei poliziotti della Scorta di Paolo Borsellino... volarono pugni e calci indirizzati anche al presidente della Repubblica e al capo della Polizia... Ho visto un generale scappare a gambe levate... un generale fellone per uno Stato in quel momento fellone... Il fatto è che un’intera classe politica se ne deve andare, perché responsabile di questo stato di cose».
Estratto: «Il governo Berlusconi si è comportato come nemmeno Craxi e Gelli avevano mai pensato di fare».


Estratto: «Sono tutti uguali i nuovi come i vecchi politici, i fautori del presunto nuovo come i restauratori dell’imprescindibile vecchio... Ma quale unità? E con chi? Non certo con i ladri di Stato, che avrebbero qualcosa da insegnare persino ai predoni della Filibusta».

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