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Ferragamo matricola di lusso Al debutto guadagna il 10%

Ferragamo conquista Piazza Affari. Al suo debutto, la maison fiorentina ha guadagnato il 10,56% a 9,95 euro: un successo per la prima matricola italiana del 2011. «Sono emozionatissimo per un traguardo che sembrava irraggiungibile»: così Ferruccio Ferragamo, presidente e figlio del fondatore Salvatore, ha aperto la cerimonia di quotazione del gruppo a Palazzo Mezzanotte, accolto dal pubblico delle grandi occasioni e dai vertici di Borsa Italiana, a cominciare da Massimo Tononi, al suo primo giorno da presidente: «Una circostanza assolutamente fortunata. Non avrei potuto immaginare un debutto così brillante». «In 12 anni di esperienza di quotazioni quella di oggi (ieri, ndr) è sicuramente una delle top 3», commenta l’ad Raffaele Jerusalmi. Una «rivincita», insomma, dopo l’abbandono di Moncler. «Quotare una società che fa piumini in estate non è una buona idea», ha ironizzato Jerusalmi - e il «tradimento» di Prada, che ha scelto il listino di Hong Kong, ma mai dire mai: «Saremmo molto contenti se ci desse la possibilità di dimostrare» con una doppia quotazione «che in una sfida con mercati diversi forse potremmo vincere noi». Per ora, chi vince è Ferragamo, visto che la maison milanese lo scorso 24 giugno ha debuttato sul mercato asiatico con un ben più contenuto rialzo dello 0,25%.
Quello del gruppo fiorentino è stato invece un mercoledì da leoni: le azioni quotate a un prezzo di riferimento di 9 euro hanno subito strappato in apertura di seduta, per poi consolidare il rialzo e, in chiusura, sfiorare addirittura la soglia dei 10 euro. I volumi sono stati sostenuti: 7,49 milioni di pezzi, circa il 20% del capitale collocato in Borsa. Un’ottima performance a unanime giudizio degli operatori, anche alla luce della forchetta di prezzo, fissata tra 8 e 10,5 euro, e della domanda emersa nel corso dell’ipo (3,6 volte l’offerta). Soddisfatto anche il numero uno della Consob, Giuseppe Vegas: «Una bella giornata in cui una grande impresa si mette in gioco per crescere di più. Facevate le borse - ha detto a Ferragamo - ora siete in Borsa e dovete contribuire ancora di più alla crescita».

La famiglia, in ogni caso, non intende mollare, anzi: Ferragamo, secondo il presidente, è destinata a diventare sempre più «un’azienda fatta di manager che si apre sempre più al futuro e una famiglia sempre molto presente dietro all’azienda stessa».

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