Le prove, per lui, sono lampanti: la fattura intestata a Benedetto Letizia, il papà di Noemi; e poi la sala, la «Miami», la più economica di Villa Santa Chiara. Se davvero il blitz di Berlusconi fosse stato in programma, non si sarebbe scelta una location più adeguata?
Parla per la prima volta Mario Iodice, il proprietario del ristorante di Casoria divenuto celebre per la festa di compleanno di Noemi Letizia con blitz a sorpresa del Cavaliere. E affida al settimanale Chi diretto da Alfonso Signorini, intervistato da Gabriele Parpiglia, la verità su quel ricevimento. A cominciare dalla preparazione: «Il padre mi ha detto quali erano le sue disponibilità. Per quel budget gli ho messo a disposizione la sala più economica, facendo anche un po di sconto. Ho chiesto 2800 euro, invece di 3000. Cè chi ha insinuato che la festa labbia pagata Berlusconi. Falso. La fattura è stata fatta a Benedetto Letizia». Proprio sulla sala insiste Iodice: «Se avessi saputo che il presidente del Consiglio sarebbe venuto qui a Villa Santa Chiara come minimo avrei preparato laccoglienza nella sala Gold, molto più esclusiva. Purtroppo del suo arrivo siamo stati avvertiti allultimo momento. Chi insinua il contrario dice solo falsità».
Iodice racconta il film della festa, la sera del 26 aprile: «Intorno alle 22 dice a Chi un mio collaboratore viene in ufficio e mi dice che fuori cerano quattro auto della scorta di Silvio Berlusconi. Incredulo, mi precipito a controllare. Silvio Berlusconi entra nel mio locale. Non volevo crederci. Benedetto Letizia lo accoglie allingresso. Poi mi dice che lo conosce da tempo e che neanche lui si sarebbe aspettato una sorpresa simile. Mi racconta che il premier aveva unora libera e voleva rilassarsi». Fa il mattatore, il premier: foto con tutti, si improvvisa cameriere, offre la mozzarella ai ragazzi dello staff. Trentacinque minuti, in tutto.
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