La Festa di Roma batte cassa al Ministero

Ma come: la Festa del cinema non s'era fatta un vanto, ripetuto ai quattro venti, d'essere autonoma economicamente, frutto di risorse reperite sul mercato grazie agli sponsor, senza dover battere cassa al ministero dei Beni culturali? Era così. Infatti, benché Comune, Provincia e Regione contribuiscano per un importo di 3 milioni di euro sui 12 complessivi, il patron Goffredo Bettini aveva potuto proporre la kermesse capitolina come un modello, virtuoso, da seguire. Proprio lui ora ci ripensa. Presentando un libro sulla Festa, ha paciosamente sibilato: «Non ho capito perché Venezia riceve dallo Stato oltre 8 milioni di euro e noi zero» (poco dopo, senza chiarire bene, ha parlato pure di «mazzette»).

Nel successivo comunicato di precisazione, il senatore diessino rettificava così il pensiero: nessun attacco alla Mostra, «rassegna eccezionale», ma «non ci sarebbe nessuno scandalo se anche la Festa ricevesse qualche sostegno dallo Stato». Di sicuro non ha gradito Rutelli, alle prese coi cineasti arrabbiati, ancor meno Venezia, che non replica. È proprio vero che l’appetito vien mangiando...

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