Per le Fiamme gialle importanti risultati nella guerra ai falsi

Genova è in primo piano tra le principali città portuali d’Europa e, come tale, è tenuta ad alzare la guardia verso il problema del mercato della contraffazione. Ed è in questo senso che si sono indirizzate le ultime - fondamentali - azioni messe in atto dalla Guardia di finanza. Sul nuovo numero di Dossier, diretto da Raffaele Costa (nella foto), ampio spazio viene dato a uno speciale dedicato al tema della legalità. A parlarne è il colonnello Maurizio Tolone, comandante provinciale della Guardia di finanza del capoluogo Ligure. «L’azione di contrasto svolta negli ultimi tempi - spiega Tolone a Dossier - è finalizzata, soprattutto, all’individuazione dell’origine dei flussi illeciti. Un’azione che non sarebbe attuabile senza una fitta rete di cooperazioni internazionali».
Contraffazione, pirateria intellettuale, violazioni in materia di made in Italy e sicurezza prodotti hanno fatto registrare negli ultimi anni una crescita esponenziale, sia a livello nazionale sia provinciale. «Le operazioni portate a termine nel 2010 hanno consentito di delineare e smantellare, sul territorio, l’intera filiera dell’importazione, della produzione e della vendita delle merci contraffatte - aggiunge -. Nel corso del 2010, infatti, sono stati eseguiti 426 interventi, nel corso dei quali sono state segnalate all’autorità giudiziaria 217 persone e sono stati sequestrati oltre un milione di prodotti di vario genere. Di questi, 777mila sono di contrabbando e illegalmente introdotti sul territorio italiano, 330.475 contraffatti e 5.683 come supporti audiovisivi e informatici illecitamente riprodotti».
Su Dossier non mancano, poi, interventi più politici. «Dobbiamo fare i conti con un bilancio certamente difficile e molto pesante - dichiara Michele Scandroglio, deputato e coordinatore regionale del Pdl - anche per via della contingente situazione economica internazionale». E sottolinea anche i problemi che la giunta regionale, guidata dal presidente Claudio Burlando, ha avuto nella stesura del documento di previsione. «Va dato atto al Pdl di aver cercato di migliorare la manovra - conclude -. Sono stati molti, infatti, gli emendamenti presentati e votati dal nostro partito. Grazie a questo lavoro siamo riusciti a dare segnali importanti.

Abbiamo incentivato le nuove imprese e siamo andati incontro alle esigenze delle famiglie, sia in funzione del reddito sia, del numero dei figli, e della presenza, all’interno dei nuclei familiari, di persone in stato di disabilità».

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