Lallarme ora è davvero sotto casa. Non più nei boschi o fra le sterpaglie del litorale. Questa volta è Roma a essere sfregiata dalle fiamme, in un suo polmone verde, quello del parco di Villa Ada. A due passi dalle residenze chic dei Parioli. E poi è il Parco di Veio, in cui «lemergenza» si misura in un centinaio di uomini fra volontari della Protezione civile, Vigili del fuoco e Forestali, impegnati nello spegnimento delle fiamme fino alle 20 di ieri sera. Andati in fumo 25 ettari di terreno, a causa di almeno 4 focolai scoppiati in differenti punti del parco. Dietro questi scempi, spesso si nasconde la mano delluomo che ormai in molti non esitano a definire «criminale». A Villa Ada il fronte di fuoco ha raggiunto i 200 metri di altezza, ed è andata bene, perché i soccorsi sono stati tempestivi. I vigili del fuoco sono intervenuti con alcune autobotti e hanno prelevato circa 4000 litri di acqua dal laghetto che cè nella Villa, per domare le fiamme. A notare il rogo, proprio un operatore della task force, attivata dal Comune per svolgere attività di vigilanza anti-incendio nei parchi e nelle ville storiche della città. Come dire, «puzza di bruciato» se ne sentiva già nei giorni scorsi, dopo la sequela di roghi dal Frusinate a Ponza, al Viterbese che hanno messo in ginocchio la Regione, complice anche il clima torrido e la terra secca, su cui non piove da alcuni mesi. Eppure lescalation criminale registrata in questi giorni ora è arrivata a una svolta, che ha lodore acre della «sfida». A esserne convinto è Dario Esposito, assessore regionale allAmbiente, che a proposito del rogo di villa Ada ha dichiarato: «Questo incendio è una vera e propria sfida alle istituzioni perché Villa Ada è un parco storico, unarea di pregio e non si può pensare che ci si costruisca. Chiunque sia stato è un criminale». Rincara la dose Claudio Bucci, Presidente della commissione Ambiente della Regione invocando «lesercito per monitorare le zone maggiormente a rischio». Il fronte sotto minaccia è potenzialmente enorme. Anche ieri cè stato il solito bollettino-incendi: a Castel San Pietro Romano, a Poli, a Civitella San Paolo, in provincia di Roma. Canadair in azione anche nel Frusinate, a Cervaro e tra Pico e Pastena. A Gallese in provincia di Viterbo i volontari della Protezione civile sono stati impegnati fino a sera per domare un rogo.
Un mezzo dei vigili del fuoco, inoltre, resterà fisso, fino al 15 settembre, sullisola di Ponza, a scopo precauzionale, dopo il week-end «di fuoco», lo ha deciso il prefetto di Latina Bruno Frattasi. Intanto Italia Nostra ha chiesto «la mappa dei territori bruciati per impedire speculazioni».Fiamme a Villa Ada, la città ha paura
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