È vero che girano pochi soldi, che in Italia le vendite di auto sono crollate e che anche l'Europa segna il passo. Nel panorama nero, però, non tutti se la passano male. Anzi. Qualche segno positivo, scorrendo i dati di settembre, lo si trova. E non solo guardando i soliti coreani Hyundai e Kia, oppure la british Land Rover, ma anche i «premium» tedeschi, eccetto Mercedes, lo scorso mese hanno potuto fare cin-cin. Bene Audi (+1,4%) e ancora meglio Bmw (+4,4%). Per di più, i bavaresi hanno guadagnato, sempre nel mese, in Europa, un posto in classifica, scavalcando, come quota di mercato (7,4% insieme a Mini e Rolls-Royce), i marchi Fiat (6%). Il gruppo Bmw, inoltre, a livello globale conta di crescere dell'8-9% con l'obiettivo di vendere oltre 2 milioni di unità entro il 2016, come ribadito nei giorni scorsi da Ian Robertson, grande capo del marketing.
Diversa la situazione in Italia, dove anche Bmw batte la fiacca, complice la recessione ma pure un fisco che ha deciso di prendersela soprattutto con i possessori di auto «premium». «Contro un mercato del genere - interviene Franz Jung, presidente e amministratore delegato di Bmw Group Italia - nessuno può fare molto. Noi cerchiamo di migliorare come qualità e nuovi prodotti allo scopo di guadagnare quote di mercato».
Vero è che la spettacolarizzazione della lotta all'evasione fiscale ha finito per penalizzare anche voi.
«Certamente. Ma il problema riguarda tutto il mercato premium, e non solo Bmw. Gradiremmo una situazione migliore per tutto quanto riguarda il lusso e il premium».
Vostri clienti hanno preferito liberarsi a malincuore della loro X6 o Serie 7, optando per un veicolo «premium» meno vistoso?
«Sì, ed è la conseguenza delle nuove leggi. Sono molto dispiaciuto per come sta evolvendo il mercato in Italia. Ma le leggi sono da rispettare».
Parliamo dei concessionari, in generale anche loro in sofferenza. In casa Ferrari, per fare un esempio, sono in corso degli accorpamenti. E da voi?
«Con un mercato sceso in questo modo non è più possibile avere tanti concessionari. Ai dealer dobbiamo assicurare di essere più profittevoli. Da qui la necessità di ottimizzare la rete».
Bmw e l'Italia. Si dice che Monaco stia guardando a Bertone e Pininfarina.
«Solo voci che non possiamo confermare».
Al Salone di Parigi si è tornati a parlare di idrogeno, il vostro primo amore...
«Un piano di successo, ma del passato. Ora si guarda all'EfficientDynamics, all'ibrido e all'elettrico».
Customer satisfaction a mille, intanto.
«Siamo leader nel premium, i migliori con Bmw».
Sempre a Parigi si è visto un nuovo corso nel design Bmw, in particolare guardando il concept Active Tourer.
«Siamo molto attenti a cambiare il design, Active Tourer è un concetto nuovo che si rivolge a clienti giovani e che amano vetture più piccole ed efficienti».
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