Assomac, buyer e imprenditori stranieri a Lineapelle

Imprenditori e buyer di tutto il mondo e per la prima volta a Milano una delegazione di 12 importanti aziende russe e alcuni rappresentanti dell’Indonesia sia a livello imprenditoriale che istituzionale: la Business longue realizzata da Assomac a Lineapelle in vista di Simac & Tanning-Tech in programma dal 25 al 27 febbraio 2015 in Fiera Milano, ha prodotto i primi importanti risultati.

Tra questi la firma di un accordo di cooperazione tra Assomac e Leather Academy di Yogyakarta. In particolare, la delegazione russa ha incontrato oltre 50 aziende italiane associate, nel corso di incontri riservati e destinati a creare opportunità di business e nuove collaborazioni. Alcune delle aziende intervenute usano già macchine italiane nei propri stabilimenti, altre intendono creare nuove realtà aziendali e hanno espresso l’intenzione di tornare in occasione della prossima edizione di Simac & Tanning-Tech proprio per selezionare accuratamente le macchine.

La visita ha rappresentato un’occasione di networking che ha dato anche la possibilità di consolidare rapporti eventualmente già esistenti e instaurati durante le precedenti missioni italiane in Russia. Assomac, infatti, organizza periodicamente nel Paese iniziative e workshop tecnologici per calzature e conceria oltre ad aver stretto un importante accordo di collaborazione con l’Università di design e tecnologia di Mosca, che ha permesso l’organizzazione, sempre durante Lineapelle, di uno stage di tecnologia calzaturiera, al quale hanno partecipato 12 studenti dell’Università russa.

“La realizzazione della Business Lounge durante Lineapelle - dice Giovanni Bagini, presidente di Assomac - ha rappresentato un’occasione unica per offrire agli associati l’opportunità di entrare in contatto diretto con alcune delle realtà calzaturiere e conciarie più importanti a livello internazionale,

decise ad investire in tecnologia italiana. Si è trattato di aziende che hanno scelto di venire in Italia perché consapevoli che il prodotto italiano riesce a garantire loro la qualità e il livello di innovazione che cercano”.