Figli violenti: genitori a lezione di autodifesa

La Spagna in allerta per un nuovo e crescente tipo di violenza domestica: quella dei figli contro i genitori, un tema che divide gli psicologi, si fa argomento centrale di libri e dibattiti, mentre nascono nel paese centri per insegnare a padri e madri come difendersi.Allarmanti, infatti, i dati offerti da diversi recenti studi sul fenomeno, in base ai quali sono 70-80 mila i genitori che riconoscono di essere maltrattati dai propri figli, soprattutto maschi e adolescenti di classe medio-alta, e oltre 6 mila le denunce presentate solo nel 2005 al Tribunale dei minori. Un numero impressionante ma ancora lontano dalla realtà del fenomeno, se si considera che la maggior parte dei genitori non denunciano e talora neppure ammettono la propria condizione di vittime, soprattutto per vergogna e nella convinzione di essere i principali responsabili del comportamento dei figli. Sulle origini di tale violenza non è unanime l'opinione degli psicologi. Molti, come la dott.ssa Esther Roperti, autrice di un libro appena uscito in Spagna «Genitori vittime, figli maltrattatori», distribuiscono la colpa del fenomeno tra «la società, il clima globale di una violenza vista oggi come valore, e i genitori».

E proprio a difesa di questi ultimi, infatti, sono nate delle vere e proprie scuole, come quella creata dagli psicologi della Colonia San Vicente Ferrer a Valencia, nelle quali i genitori seguono un programma che insegna loro a stabilire norme, a saper punire ma anche premiare i propri figli. Per Roperti alcuni dei figli sono stati bambini maltrattati «che ora si vendicano». Ma altri hanno avuto un'infanzia normale se non addirittura viziata.

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