Giro d'Italia

Fignon, il tumore e i soliti sospetti

L'ex campione francese di ciclismo - due volte vincitore al Tour e una al Giro - ha rivelato di essere malato di cancro già in metastasi. «Il doping? Impossibile dirlo. Ai miei tempi facevamo tutti la stessa cosa, dovremmo essere malati tutti». Però...

Certo, non si può sparare nel mucchio. Anche se la notizia che l'ex campione di ciclismo francese Laurent Fignon - due volte vincitore del Tour de France (1983 e 1984) e una volta sul podio più alto del Giro d'Italia (1989) - ha il cancro, fa inevitabilmente pensare. E soprattuto fa pensare a quella cosa lì. Fignon ha annunciato la sua malattia in televisione su Tf1, precisando di essere affetto «da un cancro allo stadio avanzato. Mi hanno scoperto un tumore all'apparato digerente - ha detto Fignon, 48 anni, presentando un suo libro, «Eravamo giovani e incoscienti» - non si sa bene dove. È una brutta notizia. È un cancro allo stadio avanzato, perchè ha già prodotto delle metastasi. Certamente c'è il pancreas. Dunque non sappiamo quello che mi resta da vivere. Non sappiamo che succederà. Ma sono ottimista. Lotteremo e riusciremo a vincere questa battaglia».
Erano giovani e incoscienti, appunto, è quindi è normale fare collegamenti, ma Fignon - che nel libro parla diffusamente di doping - dice che no, lui non sa, però... «Non dirò che non abbia influito. Non ne so nulla. È impossibile dire sì o no. Secondo i medici, sembra di no. All'epoca mia - tutti facevano la stessa cosa, come oggi tutti fanno la stessa cosa. Se tutti i ciclisti che si sono dopati dovessero avere il cancro, ce l'avremmo tutti». Giusto. E certo, non si può sparare nel mucchio. Però..

.

Commenti