Sport

Figo in crescita Wome svagato Samuel attento

INTER
JULIO CESAR 5,5. Il siluro di Almeida lo affonda, con qualche piccolo senso di colpa.
BURDISSO 5,5. Occupa il posto di Cordoba e si vede che non è il suo posto. Si impegna anche nel gioco di spinta. Quando difende apre qualche crepa. Ma la ruggine è giustificata.
MATERAZZI 6. Si presenta con un tagliafuori che vale nel basket, non nel calcio. È il segnale di una luna sbilenca che poi confermerà con qualche intervento svagato.
SAMUEL 6. Deve tenere quattro occhi su quel perticone di Almeida. Non molla campo e centimetri, fatica ma garantisce la miglior serratura alla difesa interista. Dal 21’ st MIHAJLOVIC 6. Entra per tirare le punizioni: quasi ce la fa. Ammacca Vitor Baia.
FAVALLI 5. Gioca per meriti altrui. Ovvero: non c’è proprio niente di meglio. E conferma: ci fosse un altro non sarei qui. Presenza di carta velina. Disciplinato nel difendere, mai decisivo.
FIGO 6. Garantisce il meglio con i cross dal corner. Primo tempo faticoso: cerca spazi anche al centro, ma i portoghesi lo fanno franare in una selva oscura. Nella ripresa cerca bagliori antichi e qualche volta li trova.
PIZARRO 6. Accende il motorino e regala la resa di una utilitaria. Mentre servirebbe una fuoriserie. Propone gioco per il calcetto più che per il football, quello vero. Grande impegno, ma gli servirebbero altro gioco e altra squadra.
VERON 5,5. Per un tempo si guarda la partita. Come nessuno l’avesse acceso. Nella ripresa si riattiva e si rende utile. Solo utile. Anche sulla fascia.
WOME 5. Fa la figura di un vu’ cumprà capitato per caso a San Siro: vaga sulla fascia sinistra senza trovare una logica esistenziale. Quando prova i passaggi la palla svirgola sempre. Quando tenta il cross, ridono perfino le tribune vuote. Dall’8’ st CAMBIASSO 6,5. Cambia faccia al centrocampo. Equilibra tutto.
ADRIANO 4. Conferma che all’ultimo ritorno dal Brasile c’è stato uno scambio di persona. Per cinque minuti sbaglia tutti i passaggi, anche i più semplici. Calcia palloni come avesse un badile al posto del sinistro. Al limite della vergogna. Dal 16’ st CRUZ 8. Entra e dimostra che umiltà e capacità fanno miracoli e gol.
MARTINS 6. Nel suo calcio confusione e liberazione infila tre occasioni che hanno costretto Vitor Baia a interventi decisivi.
ALL.: MANCINI 6. O sbaglia squadra all’inizio o la riaggiusta come un mago scegliendo gli uomini di cui si fida. In ogni caso deve fare i conti con se stesso e con le animne perse.
ARBITRO: M.GONZALEZ 6. Lineare e deciso.
PORTO
Vitor Baia 7, Bosingwa 6, Pepe 5, Pedro Emanuel 5,5, Cech 6, Lucho 6, Assuncao 5,5 (dal 16’ st Alves 6), Jorginho 6, Quaresma 6, Alan 5 (dal 1’ st Meireles 5,5), Almeida 7 (dal 30’ st Mc Carthy 5). All.

: Adriaanse 6.

Commenti