Nunzia Pagani
Quindici anni di vita, un assegno da 1,2 miliardi a sostegno di quasi 19mila progetti di beneficienza: è la carta di indentità della Fondazione Cariplo che ha colto loccasione del recente compleanno per fare il punto sul lavoro finora svolto. Lente, presieduto da Giuseppe Guzzetti e grande azionista di Banca Intesa, è nato infatti nato ufficialmente nel dicembre 1991 a seguito del processo di ristrutturazione voluto dalla legge Amato. Quindi anni nei quali la Fondazione Cariplo ha accelerato la propria attività sul territorio sia cercando nuove metodologie di intervento sia sviluppando altre strategie di approccio.
Impegno confermato dallammontare complessivo raggiunto dalle erogazioni (1,2 miliardi) a favore di enti non profit nei diversi settori di intervento: ai Servizi alla persona sono andati in questi quindici anni il 35,89% dei contributi; allArte e cultura il 35,78%, alla Ricerca Scientifica il 8,63, allAmbiente il 2,12; il 13,90% alla Filantropia e al Volontariato, il 3,69% ai cosiddetti «altri settori». Per tradizione Fondazione Cariplo ha sostenuto progetti ed enti che operano sul territorio lombardo, e nelle province di Novara e Verbania, ma da qualche tempo si è spinta oltre i confini, sia regionali che nazionali, pur continuando a destinare alla Lombardia gran parte delle proprie forze finanziarie.
«Il Terzo Settore è il nostro pubblico di riferimento, è il nostro compagno di viaggio, nostro partner, come si usa dire oggi», sottolinea Guzzetti che, oltre allappuntamento di fine anno per gli enti non profit, ha messo in agenda per ottobre un simposio internazionale nel quale le principali fondazioni del mondo saranno invitate a confrontarsi sul tema della filantropia, sui modelli operativi, sulle strategie e sugli obiettivi. Strategie cui la Fondazione Cariplo continua ad affiancare lattenzione al quotidano.
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