Amburgo Amburgo in rivolta per lesplosione dei costi per la realizzazione della Elbphilharmonie, lavveniristica struttura nel quartiere portuale destinata a ospitare la nuova filarmonica dellElba. A sette anni dallinizio della vicenda, con la presentazione del primo progetto, il colossale auditorium sta diventando un imbarazzante simbolo dello spreco di denaro pubblico in Germania. E i politici della città-Stato amburghese, la seconda del Paese dopo la capitale Berlino, cominciano ad avvertire la pressione di unopinione pubblica scandalizzata e preoccupata.
Il progetto originario prevedeva infatti un costo complessivo di 40 milioni di euro e linaugurazione della struttura entro la fine di questanno. Ma le spese sono ormai schizzate allincredibile somma di 500 milioni di euro e linaugurazione è stata rinviata di due anni perché non si riescono a recuperare i finanziamenti necessari. Dopo la diffusione di stime aggiornate, appare ormai chiaro che a pagare saranno i cittadini di Amburgo, sui quali potrebbe gravare fino al 90 per cento dei costi totali della colossale opera.
I progettisti avevano fatto le cose in grande e del resto non sorprende, dal momento che sono nomi celebri: Jacques Herzog e Pierre de Meuron, architetti svizzeri che hanno già lavorato a opere come la Tate Modern di Londra e lo stadio olimpico di Pechino. Puntavano alla realizzazione di un edificio destinato a diventare un simbolo della città e una delle sue principali attrazioni. Basti pensare che il massiccio colosso in vetro e acciaio dovrà raggiungere i 110 metri daltezza: per intenderci, la madonnina sulla guglia principale del Duomo di Milano svetta a 108 metri. Allinterno troveranno spazio due sale da concerti, una con 2.200 posti a sedere e una da 550, oltre a un complesso residenziale e a un hotel di lusso.
Già così la spesa prevista era molto elevata, ma il comune di Amburgo ha voluto, in corso di realizzazione dellopera, apportare correzioni e migliorie. È stato assoldato, tra gli altri, anche il miglior esperto di acustica del mondo, il giapponese Yasuhisa Toyota. Uno specialista che si fa pagare profumatamente e che ai giornalisti ha serenamente dichiarato di «non sapere quanto costerà alla fine il mio progetto», ma di essere «certo che la sala della Elbphilharmonie avrà unacustica unica al mondo». Per ottenere questo la sala centrale è stata tappezzata con oltre diecimila piastrelle bianche.
Lopinione pubblica amburghese comincia a protestare per la lievitazione dei costi e tra i politici locali cè chi afferma che se si fosse saputo dallinizio cosa doveva accadere avrebbe votato contro. Ma il governo locale nega che si possa parlare di sperpero di denaro pubblico. Ammesso e non concesso che nel 2012 il colosso di Amburgo sia pronto.
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